Piazza Affari arranca ancora: Poste, Terna e Snam pagano stacco dividendo
Prevalgono ancora le vendite sui mercati che pagano i crescenti timori di una Federal Reserve più hawkinsh del previsto. A rabbuiare l’umore dei mercati sono state le parole del presidente della Federal Reserve di St. Louis, James Bullard, che venerdì ha indicato un possibile primo aumento dei tassi di interesse già nel 2022 poiché l’inflazione aumenta più rapidamente di quanto previsto in precedenza.
L’indice Ftse Mib, già reduce dal calo di quasi il 2% di venerdì, ha aperto sotto la soglia dei 25 mila punti e ora viaggia a 25.035 (-0,73%). Cali superiori all’1% per ENI, Tenaris e Bper. In fondo al listino ci sono Snam (-4,16%), Terna (–2,95%) e Poste Italiane (-2,82%) complice lo stacco del saldo cedola.
In affanno anche CNH (-1,82%) dopo l’annuncio dell’accordo per acquisire il 100% delle azioni di Raven Industries, un leader nelle tecnologie di agricoltura di precisione con sede negli Stati Uniti. L’acquisizione avverrà per 58 dollari per azione, che rappresentano un premio del 33,6% sul prezzo medio ponderato sugli scambi delle ultime quattro settimane, ovvero 2,1 miliardi di dollari di Enterprise Value.
Tra i pochi segni più spicca Prysmian (+1,34%) grazie a una commessa negli Usa da 900 mln di dollari per fornire cavi all’avanguardia ad alta tensione in corrente continua per trasmettere energia rinnovabile ad oltre 1,2 milioni di famiglie.