Piazza Affari: avvio intonato del Ftse Mib (+1%), Stm vola (+6%) su tregua dazi
Partenza in deciso rialzo per Piazza Affari con il Ftse Mib che avanza di oltre l’1% in area 20.400 punti. Una volta superato l’ostacolo a 20.500 punti, l’indice italiano ha tutte le carte in regola per spingersi fino in zona 22.000 punti. I mercati europei stamani sono sostenuti dalla tregua commerciale raggiunta nel fine settimana tra gli Stati Uniti e la Cina.
Nell’incontro che si è svolto sabato nel corso del G20 di Osaka le due super potenze economiche mondiali hanno convenuto di riprendere il confronto e Washington ha deciso di non imporre nuovi dazi sui prodotti cinesi. Un annuncio che è stato letto come un avvicinamento e una volontà a trovare un accordo, dopo l’interruzione delle trattative a maggio, anche se la questione rimane ancora aperta e i due paesi fermi sulle loro posizioni.
Per quanto riguarda l’Italia, oggi il Consiglio dei ministri è chiamato ad approvare il provvedimento sull’assestamento di bilancio per scongiurare la procedura di infrazione Ue sul debito nei confronti dell’Italia.
Tornando all’azionariato, STM svetta in cima al Ftse Mib con un rialzo di quasi il 6% grazie alla tregua raggiunta sui dazi, seguita da Pirelli (+3,8%) e CNH Industrial (+2,8%).
Forti acquisti anche su UniCredit che sale dell’1,5% a 11 euro. A partire da oggi Jean Pierre Mustier è il nuovo presidente della Federazione bancaria europea (European Banking Federation, EBF). E in una intervista a “La Stampa” parla e fa il punto sul settore bancario europeo, soffermandosi sul discorso del consolidamento.
La peggiore del listino è Atlantia (-2,6%) appesantita ancora dal rischio di revoca della concessione di Autostrade per l’Italia. Poco sotto la parità anche Amplifon (-0,4%).