Piazza Affari chiude a -0,06%, in luce Iveco e Leonardo
Seduta debole per le borse europee, appesantite in parte anche dai ribassi di Wall Street. A Piazza Affari, il Ftse Mib archivia gli scambi poco sotto la parità, in flessione dello 0,06% a 25.867 punti.
Fra le società maggiormente capitalizzate, acquisti in particolare su Iveco (+3,2%) dopo la firma di un accordo per fornire 500 autobus elettrici in Belgio. Equita stima che il valore del contratto possa aggirarsi intorno a 40-50 milioni di euro annui, pari al 3% del fatturato della divisione e meno dell’1% dei ricavi del gruppo.
In evidenza anche Leonardo (+2,6%), con i mercati intenti a valutare le prospettive per il comparto della difesa dopo l’invio di carri armati a Kiev, che fa temere per una nuova escalation nella guerra tra Russia e Ucraina.
Deboli invece Interpump (-2,65%), Nexi (-1,8%) e Saipem (-1,7%). In modesto rialzo le quotazioni del greggio (Brent a 86,75 dollari al barile) dopo i dati settimanali sulle scorte di petrolio che hanno evidenziato un incremento sopra le attese.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 178 punti base, con il rendimento del decennale italiano in area 3,94%, mentre l’euro/dollaro è poco mosso in area 1,089.
In rosso Wall Street, con il Nasdaq a -1,4% dopo i conti di Microsoft (-1,7%). Il colosso tecnologico ha fornito pochi motivi di ottimismo, evidenziando una crescita dei ricavi in rallentamento al ritmo più debole in oltre cinque anni e fornendo previsioni decisamente caute. In programma stasera i risultati di Tesla e IBM, dopo quelli già diffusi di Boeing, ASML, AT&T e Texas Instruments, che ha riportato il primo calo delle vendite dal 2020.
Dall’agenda macro è giunto l’indice Ifo tedesco di gennaio, in miglioramento a 90,2 punti, a testimonianza del miglioramento della fiducia delle aziende ai massimi da 7 mesi.
Per quanto riguarda la politica monetaria, oggi si è riunita la Bank of Canada, che ha alzato i tassi di 25 punti base al 4,5%, dichiarando che i rialzi effettuati sono sufficienti e il costo del denaro verrà mantenuto su questi livelli. La settimana prossima si riuniranno anche la Fed, che dovrebbe optare per un ritocco dello stesso importo, e la Bce, da cui ci si attende un incremento di 50 punti base.