Piazza Affari chiude a +0,1% prima della Fed
Seduta poco mossa per le borse europee, con Parigi in coda, frenata dal lusso. A Piazza Affari, Ftse Mib poco mosso (+0,1%) a 34.293 punti, con Terna (+3,6%) in luce dopo il nuovo piano strategico, seguita da Telecom Italia (+1,9%) e Prysmian (+1,4%). In calo invece Poste Italiane (-3,9%) dopo il piano 2024-28, oltre a Diasorin (-3%).
Focus sulle banche centrali, in attesa delle delibere della Federal Reserve e della conferenza del presidente Jerome Powell. Il Fomc lascerà i costi di finanziamento invariati, ma diffonderà le proiezioni aggiornate dei funzionari sui tassi (il cosiddetto dot-plot) e potrebbe annunciare novità sul bilancio, nell’ambito del processo di riduzione della liquidità sul mercato.
Intanto, la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha confermato che potrebbe esserci un taglio dei tassi a giugno, laddove le previsioni del Consiglio direttivo venissero confermate dai dati. Lagarde ha comunque precisato che, anche dopo la prima mossa, non vi sarà alcun vincolo sulle riduzioni future.
Dall’agenda macro sono giunti i dati sull’inflazione del Regno Unito, in calo oltre le attese a febbraio. Su base annua, il Cpi è cresciuto del 3,4%, al di sotto del 3,5% atteso e in discesa dal 4% di gennaio. L’inflazione core si attesta al 4,5%, a fronte del 4,6% del consenus e del 5,1% precedente. La produzione industriale dell’Italia ha registrato un calo dell’1,2% su base mensile a gennaio, mentre l’indice di fiducia dei consumatori dell’eurozona è lievemente migliorato a marzo (da -15,5 a -14,9 punti).
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 127 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,70% e quello del Bund al 2,43%.
Tra le materie prime, il petrolio Brent torna a 86 dollari al barile, dopo i dati americani sulle scorte che hanno evidenziato un calo delle riserve di greggio pari a 2 milioni di barili. Sul Forex, cambio euro/dollaro poco mosso a 1,086 e dollaro/yen in aumento a 151,6 yen per dollaro.