Piazza Affari chiude a -0,52%, Telecom inciampa di nuovo
Chiusura debole per Piazza Affari con il Ftse Mib in calo dello 0,52% a quota 23.896 punti. Nel corso della giornata un’accelerazione al ribasso è arrivata dopo la notizia diffusa dal South China Morning Post, con Pechino che avrebbe rimarcato come “la guerra commerciale non è ancora finita” e che la firma di mercoledì sarà solo il primo round della partita. “Dobbiamo tener presente che la guerra commerciale non è ancora finita. Gli Stati Uniti non hanno revocato tutti i loro dazi sulla Cina e la Cina sta ancora rendendo esecutive le sue ritorsioni. Ci sono ancora molte incertezze”.
Sul parterre di Piazza Affari nuovo passo falso di Telecom Italia arretrata del 2,4% in area 0,5121 euro. Tra i peggiori anche Prysmian (-2,14%) in scia ai nuovi problemi legati al collegamento Western Link che è stato interrotto lo scorso venerdì ed è attualmente non in funzione. “Prysmian informerà il mercato non appena ci saranno sviluppi”, si legge in una nota. Il Western Link è un progetto di collegamento ad alta tensione in corrente continua tra la Scozia, l’Inghilterra e il Galles e che raggiunge la tensione record di 600 kV, la classe più elevata, per un cavo isolato, mai messa in esercizio al mondo (ad oggi il massimo è 500 kV). “La notizia crea incertezza sul titolo fin quando non saranno chiarite le cause che hanno determinato la nuova interruzione”, rimarca Equita SIM.
Male anche il titolo Juventus (-1,3%) nonostante la vittoria all’Olimpico (2-1 contro la Roma) che le ha permesso di allungare a +2 sull’Inter alla fine del girone d’andata.
Tra i segno più spicca invece STM (+0,85%) grazie anche alla notizia che gli incentivi statali di Pechino per l’acquisto di veicoli elettrici non saranno ridotti a metà anno. La rassicurazione arriva da Miao Wei, ministro dell’industria cinese, che scaccia il timore che la Cina provveda al taglio degli incentivi a luglio 2020 così come fatto lo scorso anno. Una notizia positiva per i titoli esposti al settore dei veicoli elettrificati come STM in quanto costituisce un segnale di apertura da parte del governo cinese nel rivedere il sistema di incentivi.