Piazza Affari chiude a +0,92% con sprint Recordati, bene anche Enel e le altre utility
Prima seduta della settimana con Piazza Affari in buon progresso. Il Ftse Mib, reduce da tre settimane negative nelle ultime quattro, segna in chiusura un rialzo dello 0,92% a 25.283 punti. Oggi riflettori puntati sulle banche centrali. In Cina la PBoC ha annunciato un taglio dello 0,5% del tasso di riserva obbligatoria con entrata in vigore dal 15 luglio, una misura che libererà risorse per circa 154 Mld $ per sostenere l’economia del paese asiatico che di recente ha evidenziato qualche segnale di rallentamento. In Europa la presidente Bce, Christine Lagarde, ha sottolineato come il cambio di strategia porterà sicuramente a una revisione della forward guidance nella riunione del prossimo 22 luglio e che il PEPP nel 2022 potrebbe essere “seguito da una transizione in un nuovo formato”.
Questa settimana inizia ufficialmente la stagione degli utili societari con protagoniste le banche JP Morgan Chase, Bank of America, Goldman Sachs, Citigroup, Wells Fargo e Morgan Stanley.
Tra le blue chip milanesi si segnalano oggi i rialzi di Recordati (+4,78%) e Hera (+2,36%) con tutte le utility in spolvero (+1,76% Snam e +1,4% Terna). Tra le big seduta convincente per Enel (+1,74% a 8,062 euro), mentre ENI è rimasta indietro (+0,14%) Il gruppo del Cane a sei zampe ha acquisito progetti eolici in Italia per 315MW di capacità esistente con crescita fino a 350MW in pipeline. A detta di Equita il gruppo guidato da Claudio Descalzi raggiugerà in anticipo il target sulle rinnovabili del 2021 per 0.7GW e supereranno 1GW a fine 2021. Gli esperti della sim milanese stimano che il valore dell’operazione possa essere circa €0.4-0.6 miliardi, con un contributo all’EBITDA di circa 60-70 milioni dal 2022.
In prima fila oggi Amplifon (+2,7% a 39,1 euro) che ha sottoscritto un accordo definitivo per l’acquisizione di Bay Audio, primario operatore del hearing care in Australia. Il cash out ammonta a 550 milioni di dollari australiani, circa 340 milioni di euro.
Contrastate le banche: cali nell’ordine dello 0,3 per cento per Unicredit, mentre Intesa Sanpaolo è salita dello 0,94%.