Piazza Affari chiude a +1,1%, deboli dati Usa avvicinano tagli tassi Fed
Giornata positiva per le borse europee, mentre Wall Street procede poco mossa in una seduta che la vedrà chiudere anticipatamente (alle 19:00 ore italiane) prima della festività dell’Independence Day. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dell’1,09% a 33.844,95 punti con Mps (+5,7%) in testa dopo le parole del ministro Giorgetti su una possibile operazione industriale sul modello Ita-Lufthansa.
Acquisti anche su Bper (+3,6%) con Unipol che ha aumentato la partecipazione nella banca al 24,62% (dal 19,85%) e Leonardo (+3,8%), che ha siglato un accordo con Rheinmetall per una joint venture paritetica nell’ambito della difesa terrestre. In calo Saipem (-2,8%) dopo ben 11 sedute senza ribassi.
In giornata sono stati diffusi alcuni dati macro che indicano un raffreddamento dell’economia e del mercato del lavoro statunitense, rafforzando la prospettiva di tagli dei tassi da parte della Fed nel 2024.
In particolare, il report Adp sull’occupazione nel settore privato ha evidenziato 150 mila nuovi impieghi, meno delle attese, mentre le richieste di sussidi di disoccupazione sono aumentate ancora nell’ultima settimana, segnalando una crescente difficoltà nel trovare lavoro. Inoltre, l’indice Ism servizi è crollato inaspettatamente al livello più basso da 4 anni, a 48,8 punti.
Stasera verranno diffuse le minute della Fed, domani quelle della Bce, mentre sale l’attesa per le elezioni in Francia e Regno Unito di questo weekend.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scivola in area 140 bp, con il decennale italiano al 3,97% e il benchmark tedesco al 2,57%.
Tra le materie prime, il petrolio Brent resta poco mosso a 86,3 dollari al barile nonostante la forte diminuzione delle scorte di petrolio statunitensi emersa dai dati Eia, mentre l’oro risale a 2.361 dollari l’oncia.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro supera quota 1,08 in scia ai deboli dati americani, mentre il dollaro/yen è stabile a quota 161,3.