Piazza Affari chiude a +1,56%, in controtendenza Moncler
Giornata all’insegna degli acquisti per le borse europee, mentre Wall Street viaggia contrastata dopo gli ultimi record della scorsa settimana. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina gli scambi in progresso dell’1,56% a 34.343 punti, con Leonardo (+4,3%), Azimut (+4,1%), Amplifon (+3,5%) e Finecobank (+3,3%) in evidenza. Arretra Moncler (-1,2%), con il lusso frenato dalla delusione per lo stimolo fiscale cinese, deboli anche Brunello Cucinelli (-0,3%) ed Erg (-0,2%).
In assenza di spunti macroeconomici rilevanti e con il mercato obbligazionario statunitense chiuso per festività, il focus è già proiettato agli appuntamenti dei prossimi con l’inflazione americana (mercoledì) e un intervento del presidente della Fed, Jerome Powell (giovedì). Attenzione anche alla seconda lettura del Pil dell’eurozona, i verbali della Bce (sempre giovedì) e le vendite al dettaglio Usa (venerdì).
Rendimenti in calo sull’obbligazionario europeo. Lo spread Btp-Bund di contrae a 126 punti base, con il decennale italiano in discesa al 3,59% e il benchmark tedesco al 2,33%.
Fra le materie prime il petrolio Brent scende sotto i 72 dollari al barile mentre l’oro perde terreno a 2.616 dollari l’oncia.
Sul Forex, il dollaro continua a rafforzarsi nei confronti delle altre valute dopo il balzo seguito all’esito delle elezioni, spinto anche dai rumors sulla possibile nomina del falco dei dazi Robert Lighthizer come responsabile delle politiche commerciali nell’amministrazione Trump. Il cambio euro/dollaro scende a 1,065 e il dollaro/yen si deprezza a 153,9.
Fra le criptovalute il Bitcoin aggiorna i record e viaggia a un soffio dagli 85 mila dollari.