Piazza Affari chiude a -1,58%: male Intesa ed Eni, sale ancora Banco BPM
Giornata difficile per i mercati con il violento sell-off sulle criptovalute che ha contribuito a peggiorare l’umore degli investitori. In chiusura l’indice Ftse Mib ha ceduto l’1,58% a quota 24.486 punti dopo che era arrivato a cedere oltre il 2% in coincidenza con l’avvio in forte calo di Wall Street. Male anche le commodity con il WTI in calo di oltre il 4%. L’attenzione è rivolta alla pubblicazione stasera dei verbali del FOMC negli Stati Uniti.
Forti vendite su Cnh Industrial che cede il 5,35%, giù anche Buzzi (-3,55%). In forte affanno i titlli oil in scia alla discesa del petrolio: -2,28% ENI, -2,74% Tenaris e -1,67% Saipem. Tra i pochissimi segni positivi, spiccano Amplifon (+0,58%) e Diasorin (+0,32%).
Tra le banche si segnala il -2,12% di Intesa Sanpaolo e -1,88% di Bper. Segno più invece per Banco BPM (+0,54%) che si conferma tra i titoli più caldi del momento (è anche il migliore Ytd con +52,7%) con l’aumento dell’appeal da M&A. Secondo quanto riportato oggi da vari organi di stampa, il ceo Giuseppe Castagna avrebbe aggiornato il CdA in materia di M&A, presentando come principale opzione la fusione con Bper. Sul mercato invece l’opzione più calda appare quella di un deal con UNicredit che potrebbe garantire maggiori ritorni per gli azionisti del Banco.
In discesa oggi Telecom Italia (-0,91% a 0,4346 euro), già in affanno ieri dopo i conti deludenti di Iliad e Vodafone. Attesi stasera i numeri trimestrali con il consensus che prevede per la maggiore tlc italiana ricavi a 3,7 miliardi di euro, ebitda a 1,569 mld e debito a quota 21,3 mld (il debito di consensus include 1,8 mld di cashin da FiberCop). Gli analisti di Intesa Sanpaolo vedono nel mercato domestico un calo dell’ebitda di TIM nell’ordine del 4% a/a a 1,134 mld su basi comparabili. L’attività domestica dovrebbe continuare a mostrare un calo dei ricavi dei servizi mobili.
Fuori dal Ftse Mib, calo a oltre -7% per il titolo Technogym dopo l’accelerated bookbuilding con cui Alessandri ha ceduto quasi il 6% del capitale. TGH, holding che fa capo al presidente Nerio Alessandri, ha completato la cessione di complessive 12.0000.000 azioni ordinarie Technogym, pari a circa il 5,96% del capitale sociale, ad un prezzo per azione pari ad 10,81 euro e per un controvalore complessivo di 129,7 milioni.