Piazza Affari chiude a +1,7%, Azimut (+9%) e Leonardo (+11%) le migliori
Alla fine il Ftse Mib strappa il segno più (+1,74% a quota 17.243 punti) in una seduta altamente volatile. I mercati cavalcano ancora l’onda lunga dell’accordo al Congresso Usa per il bazooka fiscale da 2 mila miliardi di dollari, poi puntualmente arrivato.
Tra i singoli titoli del Ftse Mib rialzi elevati per Leonardo che ha chiuso a +11,27% a quota 5,842 euro. Molto bene anche Moncler a oltre +5% così come STM (+5,7%). Male invece Pirelli (-3,8%). Equita Sim ha ridotto le stime e target -16% sul gruppo degli pneumatici in base alla nuova stima del mercato auto globale a -10% annuo.
Strappo al rialzo di Azimut a fine giornata con chiusura a +9,34% a quota 13,11 euro. A dare sprint al titolo del gruppo di asset management la notizia che Timone Fiduciaria, che riunisce gli azionisti aderenti al patto di sindacato Azimut Holding, procederà con il rafforzamento della partecipazione nella società di risparmio gestito; a tal fine Timone Fiduciaria ha concordato le principali caratteristiche e condizioni del finanziamento bancario necessario per completare la raccolta delle risorse.
Giornata sulle montagne russe per FCA (+2,92%) che in avvio di giornata era arrivata fino a +14% per poi scendere anche a oltre -3% a metà seduta. Moody’s ha messo sotto revisione il rating di Fiat Chrysler Automobiles in “direzione incerta”. La revisione del rating è in direzione incerta in quanto il progetto di fusione con PSA potrebbe andare a creare un gruppo auto con un rating più alto rispetto a quello di Fca da sola.
Infine seduta incolore per Telecom Italia (-2,32% a 0,3868 euro) dopo che Elliott ha ridotto la sua partecipazione dal 9,8 al 6,9%.