Piazza Affari chiude ai nuovi massimi da 2015, Ynap e Mediaset protagoniste
Ancora segno più per Piazza Affari, reduce da tre settimane di consistenti rialzi. L’indice Ftse Mib ha chiuso le contrattazioni a quota 23.890 punti (+0,59%), sui nuovi massimi dall’estate 2015. La prima giornata della nuova ottava ha visto il mercato attendere indicazioni da Washington dopo che nel fine settimana non è arrivato l’ok del Senato al provvedimento d’urgenza per scongiurare lo stop all’attività amministrativa federale (il cosiddetto shutdown) fino al 16 febbraio. I colloqui fra democratici e repubblicani non hanno al momento portato ad un accordo. Il voto è slittato a oggi, a mezzogiorno ora di Washington (le 18:00 in Italia).
Avvio di settimana con diverse storie di copertina a Piazza Affari a partire dalla nuova ondata di M&A che fa capolino nuovamente sul comparto del lusso. Yoox Net-a-Porter (+24,12% a 37,56 euro) finirà in mani straniere dopo che la svizzera Richemont ha lanciato un’Opa finalizzata al delisting a 38 euro per azione, con un premio del 25% circa rispetto alla chiusura di venerdì scorso. Il board della società fondata da Federico Marchetti ha già dato il suo assenso all’operazione e ha deliberato una deroga allo standstill del patto parasociale, fornendo pertanto il consenso della società all’acquisto da parte del colosso svizzero del lusso.
Spicca poi il rally di Mediaset (+2,67% a 3,298 euro). Goldman Sachs ritiene che il titolo del Biscione sia sottovalutato e quest’anno i fondamentali dovrebbero riprendersi la scena una volta risolta la controversia con Vivendi. La prestigiosa casa d’affari statunitense ha alzato il rating da neutral a buy (titolo inserito nella conviction buy list) con target price passato da 3,75 a 4,50 euro. Alzate le stime di Ebit, che per il periodo 2018/19 ora sono circa il 7% sopra quelle di consensus.
Tra le banche spicca il progresso di Unicredit (+2,3% a 17,8 euro). Mediobanca Securities ha rivisto al rialzo il prezzo obiettivo su Unicredit da 22 a 23 euro, con raccomandazione outperform confermata.
Deboli Enel (-2,32%) e Snam (-1,47%) che hanno pagato lo scotto dello stacco acconto cedola. Nel dettaglio Enel ha staccato l’acconto sul dividendo 2018 (relativo all’esercizio 2017) pari a 0,105 euro per azione. Snam invece ha staccato un acconto dividendo pari a 0,0862 euro per azione.
Tra le mid cap seduta brillante per Mondadori (+2,23%) in scia ai rumor secondo cui il gruppo francese Reworld Media starebbe studiando un’offerta per Mondadori France. Al momento tuttavia non sarebbe ancora giunta nessuna offerta al gruppo italiano, ha sottolineato Il Sole 24 Ore.