Piazza Affari chiude bene aspettando Fed e Bce, nuovi massimi per Ferrari e Stm
Giro di boa settimanale in positivo per Piazza Affari che dà seguito all’intonazione positiva delle precedenti sedute. L’indice Ftse Mib ha chiuso con un progresso dello 0,44% a quota 22.216 punti. In attesa dell’annuncio Fed sui tassi in programma stasera, il listino milanese ha accolto bene l’asta Btp che ha visto il collocamento di titoli per oltre 5,63 miliardi, vicino al massimo previsto di 5,75 mld. Il Btp a tre anni è stata allocato al rendimento medio di 1,16% dallo 0,07% dell’asta di titoli di analoga durata tenutasi un mese fa (11 maggio).
In prima fila sul Ftse Mib il titolo Campari con un balzo di oltre il 2% che ha riportato il titolo del gruppo del beverage a ridosso dei massimi assoluti. Nuovi massimi aggiornati invece da Ferrari (+3,32%) che ha tagliato per la prima volta il traguardo di quota 122 euro. Massimi dal 2004 per Stm (+4,37%) che ha superato quota 22 euro. Il colosso italo-francese dei chip continua a beneficiare del sentiment positivo sul settore tecnologico con il Nasdaq che ha toccato ieri i nuovi massimi storici e l’Eurostoxx Technology salito ai massimi dal 2001.
Tra le banche seduta molto tonica per Unicredit (+1,42% a 14,696 euro). A dare sprint al titolo sono le indiscrezioni stampa circa la possibile vendita di un portafoglio di Npl da 2 miliardi di euro che andrebbe a sommarsi all’operazione già avviata nelle scorse settimane di cessione di 2 miliardi di crediti unsecured. Il consensus degli analisti Bloomberg indica un target price medio di 19,97 euro per il titolo Unicredit, con quindi un potenziale upside del 35% rispetto ai livelli attuali. Oggi Equita Sim ha confermato buy su Unicredit con target price a 23,7 euro.
Tra le big di Piazza Affari si è mossa moderatamente bene anche Enel (+0,25%). Stando alle indiscrezioni riportate da Bloomberg l’utility italiana potrebbe concludere già nelle prossime settimane la cessione di un portafoglio immobiliare del valore di circa 250 milioni di euro. Sono già pervenute le offerte e ora Enel starebbe preparando una short list di potenziali acquirenti qualificati.
Segno meno invece per Italgas (-1,38%) nel giorno dell’approvazione del piano strategico 2018/2024 che prevede un piano di investimenti per 4 miliardi di euro, in crescita di oltre il 30% rispetto al precedente business plan, di cui 2 miliardi per lo sviluppo e il miglioramento della rete, circa 800 milioni per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione. Sul fronte dividendi, per l’attuale esercizio e nei due successivi prevista una cedola pari al valore più alto tra la cedola unitaria distribuita sul 2017 (0,208 euro) incrementata del 4% annuo e il dividendo per azione equivalente al 60% dell’utile netto consolidato.