Piazza Affari chiude con +0,9%, Ftse Mib ai top a 13 anni
Piazza Affari balza ai nuovi massimi pluriennali nella prima seduta della settimana che vedrà l’inizio dell’earning season anche in Italia. Il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,92% a 26.815 punti, livello di chiusura più alto dal lontano 2008. Oggi intanto sono arrivati i riscontri oltre le attese di HSBC. Il colosso bancario ha riportato un aumento del 74% dell’utile del terzo trimestre. In primo piano questa settimana la riunione Bce di giovedì e la nuova raffica di trimestrali oltreoceano, con stasera i numeri di Facebook in arrivo in serata.
A tenere banco è stata oggi anche il clamoroso stop delle trattative tra Tesoro e Unicredit sulla cessione di MPS. Negativa la reazione di Unicredit (close a -1,72%) dopo che ieri si è consumata la rottura ufficiale delle trattative con il Tesoro per MPS. Tra gli analisti sono subito affiorati vari possibili scenari futuri. C’è chi parla di occasione persa per Unicredit, chi invece come Morgan Stanley vede più profittevole un’eventuale M&A di Unicredit su Banco BPM. Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia, indica per la banca senese tre possibili soluzioni: modello Stand-alone, Ricerca Nuovi Acquirenti oppure ritorno al Tavolo delle Trattative con Unicredit.
Moderato rialzo per Banco BPM (+0,34%) che nel corso della seduta era arrivata a segnare oltre +4% sulla speculazione che Unicredit lanci un’offensiva sulla banca guidata da Giuseppe Castagna alla luce del fallimento dei negoziati per Mps.
Tra gli altri titoli si segnala il +5,8% di EXOR in scia al ritorno delle voci di cessione di PartnerRE. La holding della famiglia Agnelli avrebbe riavviato la trattativa con i francesi Covéa con una valutazione vicina a quella della trattativa saltata nel maggio 2020 dopo aver siglato il MoU a marzo 2020 (ovvero 9 mld $ per il 100% delle common shares).
Accelerazione nel pomeriggio per Ferrari a oltre +4% e Stellantis che ha chiuso a +3,94% in area 17,5 euro. Dalla stampa francese arrivano indiscrezioni circa colloqui tra Stellantis e gli istituti di credito BNP Paribas, Credit Agricole e Santander al fine di razionalizzare i rapporti con i suoi partner bancari che erano collegati a vari brand del gruppo prima della fusione tra PSA e FCA. Stando a quanto riferito da Les Echos, sono in corso discussioni tra la casa automobilistica e i gruppi bancari per cercare di mettere ordine in queste partnership senza rinunciare a nessuno dei partner, ma riorganizzando le attività finanziarie in una nuova entità.