Piazza Affari chiude debole nonostante Draghi, sprint di Tim in attesa del nuovo ad
Piazza Affari fallisce il tentativo di rimbalzo e l’indice Ftse Mib rimane sotto la soglia dei 19 mila punti (-0,14% a quota 18.878 punti) riavvicinando pericolosamente i minimi di periodo. Dopo le tensioni di ieri sul fronte Brexit in scia alle dimissioni di quattro ministri tra cui il ministro responsabile della Brexit, Dominic Raab, oggi il mercato è tornato a guardare alle prospettive economiche e alle tensioni commerciali in vista del G20 di fine mese.
In mattinata Mario Draghi ha acceso i riflettori sulle prossime mosse della Bce. L’Eurotower il prossimo mese potrebbe ridiscutere la guidance sul rialzo dei tassi, attesi invariati almeno fino a tutta l’estate 2019. Il mutato scenario economico, con congiuntura in rallentamento, potrebbe indurre la Bce a temporeggiare più a lungo.
Tra i singoli titoli scatto di Brembo (+2,19%). Segno più anche per Telecom Italia (+1,9%) in attesa di sapere chi sarà il prossimo amministratore delegato. Il cda per la nomina è previsto domenica. Luigi Gubitosi, ex ad di Wind e dg Rai, fino a ieri era dato come come candidato numero uno alla successione di Amos Genish. L’altro nome forte è Alfredo Altavilla. Dalla Spagna oggi è rimbalzata però la voce del possibile inserimento di un terzo incomodo. Il quotidiano spagnolo El Economista riporta che tra i nomi presi in considerazione dal Comitato nomine e remunerazioni di Tim c’è anche Luis Miguel Gilperez, ex presidente di Telefonica Espagna.
Vendite sul Stmicroeletronics, scivolata indietro dell’1,53% sui timori per una debolezza della domanda globale di chip. Dopo le preoccupazioni che si sono scatenate nei giorni scorsi sui fornitori di Apple, che potrebbero dover fare i conti con un rallentamento delle richieste di iPhone, si sono aggiunti gli avvertimenti di Nvidia e Applied Materials. I due colossi statunitensi dei semiconduttori hanno riportato conti trimestrali inferiori alle attese e snocciolato previsioni deboli per il trimestre in corso. Nuovo calo marcato per Prysmian (-2,745) che ancora paga l’onda lunga negativa post numeri trimestrali.