Piazza Affari chiude forte con rush di Eni ed Enel, tra le banche svetta Unicredit
Ritornano corposi gli acquisti sui mercati azionari. Dopo le incertezze della vigilia dettate dai timori per la rapida diffusione della variante Omicron, oggi sui mercati torna a prevalere l’ottimismo. Moderna afferma che potrebbe sviluppare una dose di richiamo del vaccino per proteggersi dalla variante Omicron in un periodo relativamente breve. “Il vaccino ha bisogno solo di piccoli aggiustamenti per Omicron. Non mi aspetto alcun problema”, ha detto il ceo di Moderna, Stephane Bancel, in un’intervista al quotidiano svizzero TagesAnzeiger. Buone indicazioni anche dai numeri trimestrali di Nike e Micron Technology.
Il Ftse Mib a fine giornata segna +1,82% in area 26.653punti. Tra le big bene ENI (+2,92% a 12,18 euro) con le quotazioni del petrolio in risalita dopo il tonfo di lunedì. Bene anche Enel a +2,74%, Stellantis a +3,08% e CNH a +3,47%.
Bene anche STM (+1,18% a 41,86 euro) che cavalca l’effetto Micron Technology. Il big Usa dei chip ieri sera ha annunciato che si attende che le vendite saranno pari a circa 7,5 miliardi di dollari nel trimestre che si concluderà a febbraio, un dato superiore ai 7,32 miliardi del consensus.
Tra le banche primeggia oggi Unicredit con +3,49% a 13,45 euro, con quotazioni che tornano a ridosso dei massimi pre-pandemia; Unicredit si consolida come il miglior titolo del Ftse Mib da inizio anno con circa +75%.
Bene anche Bper (+3,17%). Oggi si riunirà il cda della banca emiliana e si valuterà il da farsi dopo il no alla proposta avanzata per l’acquisizione di Banca Carige. Tra gli investitori prevale la sensazione che il dialogo con Fitd, azionista all’80% di Carige, andrà avanti. Secondo quanto riferisce Il Sole 24 Ore, il fondo potrebbe arrivare fino a 700 mln di euro di esborso per il rafforzamento patrimoniale prima della cessione del controllo a Bper (la proposta iniziale di Bper indicava 1 miliardo di ricapitalizzazione).