Piazza Affari chiude in calo dello 0,49%, scatto di Telecom Italia
Piazza Affari arretra al giro di boa settimanale. L’indice Ftse Mib ha chiuso le contrattazioni con un calo dello 0,49% a quota 22.307 punti. Sul mercato hanno prevalso i realizzi dopo il rally successivo al via libera del Senato Usa alla riforma fiscale, con risk-off soprattutto sull’hi-tech e sui mercati emergenti, questi ultimi scivolati ai minimi a due mesi complice anche l’accelerazione del dollaro.
Cresce intanto l’attesa per i dati di novembre sul mercato del lavoro statunitense. La stima elaborata dalla società Adp sul saldo delle buste paga del settore privato statunitense relativa il mese di novembre si è attestata a +190mila unità, in calo rispetto ai +235mila del mese precedente; dato che è andato oltre le stime di consensus che erano +185mila.
A Piazza Affari riflettori su Telecom Italia (+3,38%), mentre Mediaset ha chiuso in calo (-0,43%). Ieri il cda della maggiore tlc italiana ha dato il via libera a chiudere l’accordo con Mediaset sull’acquisto di contenuti. L’accordo sarebbe per i prossimi 5/6 anni sulla base di circa 400 milioni. Sul dossier rete l’ad Amos Genish ha affrontato i diversi modelli di separazione della rete fissa di accesso e nei prossimi mesi il management continuerà a vagliare le diverse ipotesi per stabilire se la separazione della rete sia necessaria per rispondere agli input delle istituzioni e per creare valore.
Banche in ordine sparso oggi con cali superiori all’1% per Banco Bpm, Bper e Ubi Banca. Piatta Banca Carige a 0,010 euro in attesa dei riscontri dell’aumento di capitale che si è chiuso oggi. Intanto la banca ligure ha ceduto un portafoglio di crediti deteriorati lordi che presentano un valore nominale lordo di 1,2 miliardi di euro a Credito Fondiario, per un corrispettivo di 265,7 milioni, il 22,1% del valore nominale lordo, migliore rispetto a quello che era stato stimato nel piano industriale al 2020.
Di nuovo sotto pressione i tecnologici, con l’indice di riferimento globale del settore MSCI World Tech index che soffre le sue peggiori quattro sessioni dalla Brexit. A pagarne le conseguenze è Stm scivolata indietro del 3,73% in area 18 euro.
Rimbalzo per Prysmian (+0,93%) dopo i cali dei giorni scorsi a seguito dell’annuncio dell’acquisto di General Cable.
Dal fronte delle Ipo, oggi è stato il turno del debutto in Borsa Gamenet strappando un progresso dell’1,47%. Gamenet è uno dei maggiori operatori nel settore dei giochi regolamentati in Italia in termini di ricavi.