Piazza Affari chiude in calo in una seduta fiacca e con pochi volumi. Acquisti su Amplifon mentre crolla Saipem
Prosegue la debolezza sui principali indici di Borsa europei con l’indice delle blue chips italiane Ftse Mib che dopo un avvio positivo non riesce a tenere la parità chiudendo le contrattazioni a quota 23.770 punti, in calo dello 0,36%.
In cima al listino principale in termini di performance troviamo Amplifon che chiude la seduta infrasettimanale in rialzo dell’1,3% con il titolo che prova un allungo chiudendo a quota 27,16 euro ad azione.
Acquisti anche su Inwit in profitto dello 0,84%, ma anche su Recordati (+1,09%) e sul colosso bancario Unicredit che chiude la seduta poco sopra quota 13 euro ad azione con un realizzo dello 0,47%.
Al contrario, vendite su Cnh Industrial che chiude la seduta in calo dell’1,92%, Hera (-2,32%), ma anche su Iveco in negativo dell’1,86%.
Il titolo peggiore di giornata è stato invece Saipem che crolla del 3,34% dopo i rialzi di ieri. Continua così il trend discendente del titolo che da inizio anno mostra una perdita di oltre il 76% del proprio valore, dopo l’aumento di capitale da 2 miliardi di euro chiuso a luglio.
Fuori dal listino principale perde terreno il titolo Juventus che chiude la seduta con il 3,8% di ribasso, all’indomani dell’ultima assemblea dell’era di Andrea Agnelli. In particolare, il club bianco e nero nella giornata di ieri ha approvato il bilancio 2021/2022 con un rosso di oltre 238 milioni di euro.
Infine, lo spread Btp/Bund chiude la seduta in rialzo di oltre l’1,95% trovandosi così a quota 214 punti base.