Piazza Affari chiude in calo: male Banco BPM e Telecom
Prima seduta della settimana senza smalto per Piazza Affari, reduce dai consistenti rialzi della scorsa settimana che hanno fatto lievitare a +25% il saldo da inizio anno per la Borsa di Milano. Il Ftse Mib oggi ha chiuso le contrattazioni a 27.711 punti (-0,31%).
Oggi riflettori sui discorsi di diversi funzionari della Fed, tra i quali anche il presidente Jerome Powell, che terrà alle 16:30 ora italiana il discorso inaugurale alla Fed Diversity Conference. Nei prossimi giorni invece il focus sarà sull’inflazione Usa di ottobre, in uscita mercoledì e che permetterà di testare se le pressioni sui prezzi siano ancora in aumento o meno.
Tra i principali titoli di Piazza Affari oggi si segnala il +3,36% di Buzzi che si giova del via libera del Congresso Usa al maxi-piano infrastrutture di Biden da oltre mille miliardi di dollari. Il piano prevede il rinnovo degli attuali investimenti federali nelle infrastrutture a cui si aggiungono nuovi investimenti per 579 miliardi di dollari in 5 anni principalmente destinati a ponti e strade, trasporto pubblico, rete ferroviaria e rete broadband ed energetica. Equita SIM ritiene che i primi impatti rilevanti dal piano infrastrutturale US si avranno a partire dal 2023. Secondo gli analisti della Sim milanese, i titoli più esposti al piano infrastrutturale in US sono nel settore building materials, Buzzi Unicem che in US genera il 57% dell’ebitda 2020 e Cementir che realizza l’8% dell’ebitda. Tra gli altri titoli di Piazza Affari esposte negli Usa ci sono Webuild (che genera il 28% del fatturato nel Nord America), Prysmian (circa 40% dell’ebitda in Nord America), CNH Industrial (la cui divisione construction equipment genera in nord America meno del 5% del fatturato di gruppo) e infine Interpump (crica 30% dei ricavi in Nord America) ed Enel (circa 5% dell’ebitda).
Scatto a +2,68% per Tenaris. Bene anche STM (+1,38%) che aggiorna i massimi ultraventennali.
Bene oggi con +0,55% il titolo Leonardo in scia alle indicazioni in arrivo dall’India con il governo che avrebbe deciso di revocare il divieto di trattare con l’ex Finmeccanica (che era stata bandita nel 2014 a seguito dell’episodio di corruzione riguardante la fornitura di elicotteri Agusta Westland). La decisione del ministero della Difesa indiano sarebbe comunque soggetta ad alcune condizioni, tra cui l’impossibilità per la società di intentare una causa civile contro il governo indiano per operazioni precedenti.
Tra i segni meno spicca invece Telecom Italia (-2,23% a 0,336 euro) reduce dal rally prepotente delle ultime due sedute della scorsa settimana in scia ai rumor sulla rete unica.
Tra i peggiori anche Nexi (-2,95%), Banco BPM (-2,21%) ed Enel (-1,36%).