Piazza Affari chiude in forze, Ftse Mib sopra i 23mila punti
Ennesima chiusura in progresso per Piazza Affari che dà seguito al rally delle ultime sedute. L’indice Ftse Mib ha così chiuso in rialzo dello 0,70% a quota 23.004 punti sotto la spinta dei nuovi rialzi di Wall Street. Oggi non sono attesi spunti di rilievo con il mercato già proiettato all’inizio dell’earning season statunitense e all’importante dato sull’inflazione Usa a dicembre, attesa in accelerazione.
Nuovo scatto del titolo Fca, grande protagonista in questo primo scorcio d’anno. Il titolo è arrivato nel corso della seduta fino a 19,15 euro, per poi chiudere a +1,89% a quota 18,47 euro. Si tratta dei nuovi massimi storici per il titolo del gruppo nato dalla fusione tra Fiat e Chrysler. Sul mercato circolano diverse voci su operazioni straordinarie, da possibili deal con una big del settore auto a operazioni di valorizzazione degli asset del gruppo. Lo spin-off di Magneti Marelli è previsto per quest’anno, ma Sergio Marchionne potrebbe decidere di procedere anche allo scorporo e quotazione di Jeep, il marchio di maggior valore del gruppo.
Maglia rosa di giornata sul parterre milanese Finecobank con un rialzo di circa il 5% all’indomani della diffusione dei dati sulla raccolta netta di dicembre, migliori delle attese, con una raccolta netta di 988 milioni di euro (+11% a/a). La raccolta gestita è stata pari a 523 milioni, la raccolta amministrata si è attestata a -25 milioni e quella diretta a 491 milioni. Nel 2017 la raccolta netta è stata pari a 5.958 milioni (+18% a/a).
Tra i migliori, con rialzi superiori al 2% il titolo Leonardo; +1,87% per Stm che, in occasione del CES 2018, ha confermato gli obiettivi trimestrali con i conti in arrivo il prossimo 25 gennaio. Tra le banche bene Unicredit (+0,6,7%) dopo che ieri l’Agenzia di rating Moody’s ha modificato l’outlook da Stabile a Positivo. Moody’s ha confermato i ratings di UniCredit SpA a lungo termine ‘Baa1’, a breve termine ‘Prime-2’ e il rating individuale (BCA) ‘ba1’.
Salvatore Ferragamo, scivolato indietro di quasi 2 punti percentuali, ha pagato il downgrade deciso da Ubs. La casa d’affari svizzera ha tagliato il rating a sell. Sempre nel settore del lusso ha invece fatto la voce grossa il titolo Brunello Cucinelli (+1,23%) che in avvio di giornata ha toccato i nuovi massimi storici a 29,90 euro. A dare slancio al titolo i riscontri oltre le attese dei ricavi 2017 che hanno superato i 500 milioni di euro. Per il 2018 la società toscana del lusso prevede utili in crescita a doppia cifra.