Piazza Affari chiude in territorio positivo. Bene Fca, in rosso Ferragamo
Raffica di trimestrali oggi a Piazza Affari che chiude la seduta in territorio positivo con l’indice Ftse Mib a +0,56% toccando quota 21.398 punti. L’agenda macro è stata segnata dal dato sull’inflazione del mese di luglio (stime preliminari) in aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,5% su base annua (in rallentamento da +0,7% del mese precedente) e soprattutto del Pil. Nel secondo trimestre del 2019 l’Istat stima che il prodotto interno lordo dell’Italia sia rimasto stazionario sia rispetto al trimestre precedente, sia nei confronti del secondo trimestre del 2018. Il consensus Bloomberg indicava un calo dello 0,1% su base trimestrale rispetto al +0,1% del trimestre precedente.
Sul listino milanese si segnalano Fca che chiude a +2,87% dopo aver reso noti i risultati del secondo trimestre 2019, che vedono un utile netto delle continuing operation a 0,8 miliardi di euro, utile netto adjusted a 0,9 miliardi di euro, EBIT adjusted a 1,5 miliardi di euro e margine al 5,7%. Sulla base dei forti risultati del secondo trimestre, si legge nella nota di Fca, vengono confermati gli obiettivi per il 2019. “Continua la forte performance in Nord America e in LATAM. La robusta domanda per i nostri nuovi prodotti ed i passi compiuti per gestire con disciplina le nostre attività hanno generato la spinta per conseguire i target del 2019”, rimarca il ceo di FCa, Mike Manley.
Trimestrale anche per il gruppo Intesa SanPaolo (-0,28%) che segna un utile netto in crescita a 1.216 milioni di euro nel secondo trimestre 2019, +15,8% rispetto a 1.050 milioni nel primo trimestre 2019 e +31% rispetto a 927 milioni del secondo trimestre 2018. Il consensus Bloomberg era fermo a 908 mln di euro. La banca guidata da Carlo Messina conferma per il 2019 l’attesa di un aumento del risultato netto rispetto al 2018, conseguente a una crescita dei ricavi, una continua riduzione dei costi operativi e un calo del costo del rischio. In profondo rosso Ferragamo (-7,80%) che soffre dopo aver comunicato un utile cresciuto di solo l’1,1%, arrivando ad un netto di 58,07 milioni di euro, rispetto ai 57,46 milioni del periodo precedente.