Piazza Affari chiude male con banche e Telecom Italia, tonfo del 3,38% per Unicredit
Torna il segno meno a Piazza Affari che paga la marcata debolezza del settore bancario. Giornata difficile anche per Telecom Italia. In chiusura il Ftse Mib ha ceduto l’1,35% a quota 22.034 punti. Il mercato guarda con attenzione ai dati in arrivo domani sull’inflazione statunitense al mese di gennaio (consensus +1,9% dal +2,1% precedente) che potrebbero contribuire a smorzare le preoccupazioni su un surriscaldamento dei prezzi che renderebbe la Fed più aggressiva sui tassi.
In Italia l’asta di Btp da complessivi 7,67 miliardi ha visto una domanda sostenuta, ma i rendimenti sono risultati in aumento soprattutto nelle scadenze più lunghe (3,16% il rendimento di assegnazione del Btp al 2048). La reazione del mercato è stata un allargamento dello spread sopra la soglia dei 130 punti base con all’orizzonte l’avvicinarsi del delicato appuntamento delle elezioni politiche del 4 marzo.
Tra le banche nuovo tonfo per Ubi Banca (-2,58%) che ieri aveva pagato dazio compici le voci di mercato di una possibile aggregazione con Mps. Il gruppo bergamasco ieri sera ha smentito tali ipotesi. Cali marcati anche per Unicredit e Intesa Sanpaolo che hanno ceduto oltre il 3%.
Giornata difficile a Piazza Affari per Telecom Italia (-2,64%) con il mercato che continua a guardare ai prossimi sviluppi sul fronte scorporo della rete. Ieri l’ad Amos Genish ha chiarito in un incontro con i sindacati che per la nuova entità che nascerà dallo spin-off della rete non è prevista una fusione con Open Fiber e neanche un’Ipo. Le indiscrezioni odierne vedono inoltre tempi lunghi sulla rete. Con il cda del prossimo 6 marzo che probabilmente si limiterà a iniziare a parlare di progetto di separazione volontaria della rete d’accesso in una newco controllata da Telecom Italia con circa 20.000 dipendenti.
Piatta Moncler che nel corso della seduta aveva cavalcato la promozione da parte degli analisti di Mediobanca Securities che hanno alzato la raccomandazione sul titolo del gruppo dei piumini da neutral a outperform con target price a 30,4 euro rispetto ai 26,2 euro indicati in precedenza.