Piazza Affari chiude poco mossa (+0,1%), focus sui dati Usa
Il Ftse Mib di Milano termina in rialzo dello 0,1% a 27.533 punti, in una seduta complessivamente positiva per gli indici europei, mentre Wall Street viaggia incerta dopo i dati sulle vendite al dettaglio più forti delle attese.
Fra le società più capitalizzate di Piazza Affari si distinguono Prysmian (+1,65%), Stellantis (+1,4%) e Ferrari (+1,3%). In calo invece Azimut (-3,15%), Italgas (-2,8%) e Saipem (-2%). Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 186 punti base, con il decennale italiano in ascesa al 4,33%.
A gennaio, le vendite al dettaglio statunitensi hanno registrato una crescita del 3%, nettamente superiore alle attese, alimentando la prospettiva di persistenti pressioni inflazionistiche e di una Fed ancora restrittiva a lungo.
Questo ha contribuito ad una generale risalita dei rendimenti, con il Treasury biennale in prossimità dei massimi da novembre al 4,69%, e al rafforzamento del dollaro. Il cambio euro/dollaro scivola a 1,067, mentre quello tra sterlina e biglietto verde si riduce a 1,2 anche in scia al rallentamento più marcato delle previsioni dell’inflazione del Regno Unito, dal 10,5% al 10,1%.
Contrastati gli indici americani S&P500 (-0,2%) e Nasdaq (+0,1%), con gli investitori ancora intenti a soppesare i dati di ieri sull’inflazione, scesa meno delle stime a gennaio, e gli ultimi commenti dei membri della Fed, che spingono nella direzione di nuovi rialzi e nessun taglio dei tassi per quest’anno.
Fra le materie prime, infine, perde terreno per il secondo giorno consecutivo il petrolio, con il Brent a 84,2 dollari al barile, complice il forte aumento delle scorte statunitensi. Intanto, la International Energy Agency ha alzato le previsioni sulla domanda globale di petrolio, in scia alla riapertura dell’economia cinese dopo anni di lockdown anti-Covid.