Piazza Affari chiude tonica (+0,87%), domani la Bce
Giornata positiva per le borse europee, sostenute anche dall’andamento positivo di Wall Street nelle prime ore di scambi. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in progresso dello 0,87% a 30.338,35 punti, con acquisti su Mps (+5%) ed Hera (+3,1%), quest’ultima nel giorno del nuovo piano industriale. In calo Telecom Italia (-1,9%) e Campari (-1,9%).
In giornata sono stati diffusi gli indici Pmi dell’eurozona, che hanno sottolineato una nuova contrazione dell’attività economica, guidata da Francia e Germania. Il Pmi manifatturiero dell’eurozona si è attestato a 46,6 punti, al di sopra dei 44,7 previsti dagli analisti e dei 44,4 del mese precedente. I servizi, invece, hanno registrato un peggioramento inatteso, con il relativo indice in flessione da 48,8 a 48,4 punti (consensus 49).
Prosegue la tornata di conti trimestrali a Wall Street, con focus sul settore tecnologico. Vola Netflix (+11%) dopo che ieri sera ha annunciato numeri di abbonati ben al di sopra delle previsioni. Anche se non ha rispettato le aspettative sugli utili, il colosso dello streaming ha battuto il consensus in termini di ricavi. Stasera Tesla pubblicherà i conti del quarto trimestre mentre domani sarà il turno di Intel. Si segnala che Microsoft (+1%) ha toccato i 3 trillion di market cap. Domani partirà la carrellata dei risultati trimestrali anche a Piazza Affari con i conti di STM attesi prima dell’apertura.
L’evento clou è atteso per domani con la riunione di politica monetaria della Bce, che non dovrebbe apportare modifiche sui tassi di interesse. Sul fronte macro, il dato principale sarà la lettura preliminare del Pil Usa del quarto trimestre 2023 (domani) e il deflatore PCE (venerdì), la misura di inflazione preferita dalla Fed.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 155 punti base, con il rendimento del decennale italiano in risalita al 3,86% e quello del Bund al 2,30%, mentre i Treasury decennali Usa si attestano al 4,14%.
Tra le materie prime, il Petrolio Brent si mantiene intorno a 80 dollari al barile, con focus sulle continue tensioni in Medio Oriente e le scorte Usa di greggio in forte calo.
Sul Forex, cambio euro/dollaro si apprezza a 1,09 mentre il dollaro/yen perde terreno a 147,38.