Piazza Affari concede il bis, spread giù. Rush di Pirelli e Stm
Chiusura effervescente per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha chiuso in progresso dell’1,12% a quota 19.805 punti riavvicinando i massimi annui toccati la scorsa ottava. I mercati hanno trovato sponda nelle parole del presidente americano Donald Trump che prevede “grandi accordi sul commercio”. Si allentano anche le tensioni sullo shutdown con un accordo di principio raggiunto ieri sera dai parlamentari Usa.
Per l’Italia si è confermato il rientro delle tensioni sullo spread, tornato in area 270 pb. L’asta Bot ha visto tassi in calo. Il Tesoro ha collocato 6,5 miliardi di euro di Bot annuali con rendimenti in ulteriore contrazione. Il rendimento medio di assegnazione è stato pari a pari allo 0,181% dallo 0,285% di un mese fa.
Si conferma il recupero di breve delle banche con rialzi a cavallo del 2% per Banco BPM, Unicredit e UBI. Oltre al ritracciamento dello spread, le banche continuano a giovarsi dell’onda lunga dell’esito dello Srep 2019 condotto dalla Bce con tutti gli istituti che a fine 2018 presentano CET1 ampiamente sopra i requisiti indicati per il nuovo anno.
Balzo oggi per Pirelli che ha guadagnato oltre il 6% sotto la spinta dei conti 2018 di Michelin che sono andati oltre le attese, accompagnati da una guidance incoraggiante per il 2019.
In vetta alla classifica di giornata anche STM con un balzo del 5,38% che ha permesso al titolo di portarsi sui massimi dallo scorso ottobre.
Tra i migliori anche Brembo (+3%) in attesa dei conti 2018 in arrivo a inizio marzo. Da segnalare invece la performance deludente di Prysmian (-1,07%) che rischia una sanzione massima da 96 milioni di euro per il procedimento dell’Antitrust in Brasile del 2011 nell’ambito del mercato dei cavi ad alta tensione.