Piazza Affari contiene le perdite nonostante Trump, splende Recordati
Finale d’ottava decisamente movimentato sui mercati con i nuovi affondi di Trump sul fronte dazi e non solo. In Italia invece ha pesato, soprattutto nella prima parte di giornata il timore di una richiesta di dimissioni per il ministro Tria per i contrasti sulla questione nomine, ipotesi smentita però dal Tesoro e dal vice premier Di Maio.
In chiusura l’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,41% a quota 21.794 punti, in recupero dai minimi che avevano visto l’indice arrivare a cedere oltre l’1%.
Da Trump gli affondi hanno riguardato ancora una volta la Cina (minaccia di dazi fino a 500 miliardi di dollari), ma anche l’UE (“La Cina, l’UE e altri hanno manipolato la loro valuta e tenuto i tassi d’interesse più bassi”) e internamente la Fed (“tassi alti vanno a mettere gli Usa in una posizione di svantaggio”). Dichiarazioni bellicose che comunque sono state assorbite senza traumi dsal mercato con ripercussioni soprattutto sul dollaro Usa, in deciso ritracciamento.
Sul parterre di Piazza Affari si è distinta Recordati (+3,89%) sostenuta dalla promozione di Goldman Sachs che ha alzato la raccomandazione su Recordati, portandola a buy da neutral, con il target price che sale da 31 a 36 euro. Secondo gli esperti della banca d’affari americana, questa operazione, il cambio di controllo ufficializzato a fine giugno, rappresenta un potenziale catalyst per un’accelerazione della strategia di M&A.
Tra i peggiori Buzzi (-3,56%) complice la bocciatura arrivata oggi dagli analisti di Equita. Cali superiori al 2% per Ferrari e Fca. Giù anche Tim (-0,66%). La controllata brasiliana Tim Partecipacoes ha riportato un utile netto di 334,5 milioni di reais nel secondo trimestre dell’anno, in aumento del 53,2% ma sotto del consenso degli analisti (388 milioni di reais). I ricavi sono cresciuti del 5,8% a 4,2 miliardi di reais, mentre gli investimenti hanno raggiunto un miliardo di reais con focus soprattutto su fibra e rete mobile. Confermati i target per l’intero 2018. Annunciato anche un cambio al vertice di Tim Brasil con Stefano De Angelis che si è dimesso dalla carica di ceo e verrà sostituito da Sami Foguel. Sami Foguel entrerà in carica dal 23 luglio.