Piazza Affari corre nel giorno della Bce, banche galvanizzate da maxi-rialzo tassi
Giovedì altalenante per i mercati. Piazza Affari, dopo una prima reazione negativa al rialzo record dei tassi di 75pb da parte della Bce, ha risalito la china sfruttando anche l’intonazione positiva di Wall Street. In chiusura il Ftse Mib segna +0,88% a 21.678 punti.
A tenere banco oggi la Bce che ha aumentato i tassi di interesse di 0,75 punti base, in una mossa attesa dal mercato. La Bce ha anticipato che in futuro ci saranno ulteriori rialzi per “diversi” meeting. La Lagarde ha precisato che per “diversi” si intende da due a cinque riunioni, inclusa quella odierna. L’Istituto ha però ribadito che le decisione verranno prese “meeting-by-meeting” ed in base all’evoluzione dei dati. Le nuove stime economiche dello staff Bce sono ora di una crescita del Pil del 3,1% nel 2022, dello 0,9% nel 2023 e dell’1,9% nel 2024. L’inflazione è invece vista all’8,1% quest’anno e al 5,5% nel 2023.
“Per la BCE nei prossimi trimestri il possibile clima recessivo porrà la necessità di stoppare un eccesso di rialzo tassi, soprattutto se nel frattempo la UE sarà riuscita entro ottobre a concordare meccanismi per contenere il caro energia a carico dei consumatori”, argomenta Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte.
Sempre sul fronte banche centrali oggi ha parlato nuovamente il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, riaffermando che la banca centrale è “fortemente impegnata” nel controllo dell’inflazione. “La storia mette fortemente in guardia contro l’allentamento prematuro della politica – ha affermato Powell- . Posso assicurarvi che io e i miei colleghi siamo fortemente impegnati in questo progetto e lo continueremo fino a quando il lavoro non sarà terminato”. Powell ha tenuto aperta l’opzione per un’altra mossa di 75 punti base dopo quelli di giugno e luglio. La decisione dipende dalla totalità dei dati in arrivo. “Non c’è nulla nei commenti di Powell che suggerisca un’imminente moderazione nel ritmo degli aumenti dei tassi”, commentano gli esperti di Ing.
A Piazza Affari rialzi consistenti per le banche in scia al maxi-rialzo della Bce. Banco BPM ha guadagnato il 5,16%, battuta da Unicredit con +6%. Toniche anche Bper (+3,09%) e Intesa (+2,38%). Tra i migliori di giornata figura anche Fineco (+2,76%) che ha riportato ad agosto una raccolta netta di 343 mln di euro, portando il totale della raccolta netta da inizio anno a quota 7 miliardi di euro.
Sul fronte opposto, ennesima seduta da dimenticare per TIM (-5,15%) con titolo scivolato ai nuovi minimi storici in area 0,19 euro. La forte debolezza delle ultime sedute arriva in scia alle nuove tensioni all’interno del CdA di Tim e in particolare tra i due soci di maggioranza Vivendi e Cassa Depositi e Prestiti (CDP) sul tema centrale della rete unica. Vivendi stima il valore della rete di Tim in un range compreso tra 31 e 34 miliardi di euro, mentre CDP riterrebbe che questo valore non agevolerebbe le trattative sul progetto. Per quanto riguarda la valutazione Labriola, nell’incontro di ieri con gli oltre mille manager di Tim, ha dichiarato che “diverse banche d’affari ci dicono che il valore medio della somma delle parti di Tim si attesta ben al di sopra di quanto ci dicevano in precedenza”. Labriola ritiene il titolo in Borsa è “ampiamente sottovalutato”.