Piazza Affari debole in avvio, salgono in controtendenza Enel ed ENI
Ancora vendite sui mercati dopo il nuovo capitombolo di venerdì di Wall Street e il violento crash delle criptovalute continuato anche nel weekend. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib cede in avvio lo 0,52% a 26.908 punti. C’è tensione sui mercati in attesa della riunione Fed di metà settimana con Goldman Sachs che si aspetta che la banca centrale Usa da marzo in avanti porti avanti una politica non stop di rialzi dei tassi. Sullo sfondo anche le tensioni geopolitiche, che vedono protagoniste l’Occidente e la Russia di Vladimir Putin, a causa del fattore Ucraina.
La settimana sarà anche scandita dalla pubblicazione dei risultati aziendali, in Europa e soprattutto negli Stati Uniti: all’ordine del giorno dei prossimi giorni i conti di Apple, Microsoft, Tesla, IBM, Ericsson, Boeing e AT&T. In Italia oggi prende il via la votazione per il nuovo presidente della Repubblica al posto di Sergio Mattarella.
Tra i peggiori in avvio Atlantia (-1,1%), Tenaris (-0,77%) e Banco BPM (-0,7%). In calo anche A2A (-0,39%) che si è accordata con Ardian per l’acquisizione portafogli eolici e fotovoltaici.
Tra i segni più spicca il +1,1% di Enel. In lieve rialzo anche ENI (+0,2%) che insieme a Point Resources Holding ha annunciato l’intenzione di lanciare un’offerta pubblica iniziale di Vår Energi e di richiedere per la società una quotazione alla Oslo Børs. L’operazione rientra nella strategia di Eni di valorizzazione dei propri asset al fine di liberare nuove risorse da allocare per l’accelerazione della strategia di transizione energetica. Eni continuerà a detenere una quota di maggioranza nella società, mantenendo il consolidamento a patrimonio netto.