News Finanza Indici e quotazioni Piazza Affari di poco sopra la parità. FCA in evidenza, vendite sui bancari

Piazza Affari di poco sopra la parità. FCA in evidenza, vendite sui bancari

Pubblicato 26 Giugno 2018 Aggiornato 30 Maggio 2022 14:25

Dopo un avvio di ottava all’insegna delle vendite, che ha portato il saldo 2018 in territorio negativo, chiusura in lieve territorio positivo per la piazza milanese. Sui listini globali, il primo market mover è sempre rappresentato dalle tensioni in arrivo dal fronte commerciale. Peter Navarro, consigliere economico della Casa Bianca, ha allentato le tensioni smentendo le indiscrezioni secondo cui l’amministrazione Trump avrebbe intenzione di imporre restrizioni commerciali anche a qualsiasi società che sia partecipata da un gruppo cinese per almeno il 25%.

Sull’obbligazionario, il differenziale di rendimento tra i Btp a 10 anni e i corrispondenti titoli tedeschi è salito fino a 262 punti base, massimo dallo scorso 30 maggio, per ripiegare in chiusura a 253 pb. Il rendimento del decennale italiano nel corso della seduta è salito fino al 2,948%.

In attesa delle aste a medio-lungo di giovedì, questa mattina il Ministero dell’Economia ha collocato CTZ con scadenza 2020 per 1,75 miliardi con un rendimento dello 0,917%, +57 punti base rispetto al dato precedente. Il tasso di copertura si è attestato a 1,88. Messi sul mercato anche due Btp indicizzati: nel caso del titolo con scadenza 2023 il rendimento si è attestato allo 0,9%, con tasso bid-to-cover a 1,72, mentre in quello del bond al 2041 i due dati si sono rispettivamente attestati al 2,14% e a 1,77 volte.

Sul fronte dei cambi, eurodollaro in calo 1,1671 mentre il benchmark petrolifero di riferimento, il Brent, scambia a 74,66 $/barile, +0,15% sul dato precedente. In agenda macro, indicazioni deludenti dagli aggiornamenti statunitensi relativi fiducia dei consumatori, in calo da 128,8 a 126,4 punti, e prezzi delle abitazioni S&P/Case-Shiller, in aumento ad aprile del 6,6% annuo. Meglio del previsto invece l’indice Richmond Fed, che misura l’attività manifatturiera del distretto di Richmond, passato da 16 a 20 punti.

Sul listino milanese, che ha terminato in rialzo dello 0,3% portandosi a 21.419,27 punti, la performance migliore è stata registrata da Fiat Chrysler Automobiles (+2,81%). Dopo i recenti cali innescati dallo spauracchio di dazi del 20% sul mercato statunitense, oggi il titolo ha capitalizzato le dichiarazioni rese a Bloomberg da Antonio Filosa, Chief Operating Officer di FCA per l’area Latam. Per l’area, il manager ha detto di attendersi una crescita della redditività a doppia cifra nei prossimi cinque anni annunciando, nello stesso arco temporale, il lancio di 25 nuovi modelli. I volumi per il solo 2018 sono attesi in crescita del 19% a 2,5 milioni di unità.

“Le previsioni di FCA sono sopra le nostre aspettative sia per quanto riguarda i volumi sia per i margini”, hanno commentato oggi gli analisti di Mediobanca Securities, confermando sul titolo il giudizio outperform con target price a 22,70 euro.

Rosso di 2 punti percentuali per Leonardo (-2,02%), che ha annunciato l’aggiudicazione di un contratto da 193 milioni di dollari dall’esercito statunitense per la fornitura di sistemi di difesa attiva per carri armati, e parziale recupero per Prysmian (+0,34%), dopo il tonfo innescato ieri dal profit warning sui numeri di fine anno. Lieve segno più anche per Assicurazioni Generali (+0,18%) dopo l’aumento presenza in India con investimento da 120 milioni di euro e –2,89% di Telecom Italia nonostante il dietrofront dell’Ad Amos Genish, che si è scusato per le “dichiarazioni non appropriate” fatte settimana scorsa in cui parlava di alcuni membri del Cda che remano contro.

Tra i bancari, -0,9% di UniCredit, -1,04% di Intesa Sanpaolo e –2,47% di Carige a seguito delle improvvise dimissioni del presidente Giuseppe Tesauro.