Piazza Affari e Borse europee attese aprire in deciso ribasso su fiammata petrolio. Cosa seguire oggi
Si prevede un’apertura in deciso ribasso per le Borse europee, compresa Piazza Affari, in scia alla minaccia di un potenziale divieto alle importazioni di petrolio russo che sta spingendo i prezzi del greggio al rialzo, alimentando i timori di inflazione.
I prezzi del petrolio stanno salendo al livello più alto in quasi 14 anni dopo che il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato domenica che gli Stati Uniti e i loro alleati europei hanno discusso la possibilità di vietare le importazioni di petrolio russo.
Il petrolio Brent è balzato fino a un passo da $140 al barile, a $139,13 durante le contrattazioni dei mercati asiatici, al record dal luglio del 2008. Al momento scatta di quasi il 10%; il WTI avanza ora di quasi +9% a $125,87, dopo essere balzato fino a $130.50, valore più alto, anche in questo caso, dal 2008.
L’impennata dei prezzi del petrolio fa temere agli investitori un’ulteriore pressione inflazionistica poiché il conflitto in Ucraina minaccia di pesare sulla crescita economica.
Oggi non si prevedono importanti indicazioni macro, ma sarà importante seguire i dati sui prezzi al consumo negli Stati Uniti, in uscita giovedì. Altro evento chiave di questa settimana sarà, sempre giovedì, la riunione di politica monetaria della Banca centrale europea (Bce).