Piazza Affari fiduciosa in attesa della risposta dell’Italia all’UE, deboli i titoli oil. Tim chiude a +1,43%
Martedì tonico per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,9% a 19.226 punti. Attesa per la risposta del governo alla lettera della Commissione Europea. Il ministro dell’Economia ,Giovanni Tria, potrebbe aggiustare il tiro sulla crescita programmatica, rivedendo al ribasso le stime sul Pil del 2019 e avvicinandosi dunque alle posizioni dell’Ue. Fermo restando il target di deficit al 2,4% per il 2019, il governo potrebbe inserire ua clausola “salva deficit”, ossia dei tagli alla spesa automatici in caso di sforamento del 2,4%.
Intanto oggi il FMI ha mostrato dubbi circa gli effetti della manovra sulla crescita e indica un +1% circa di crescita del pil nel triennio 2018-2020.
Oggi a Milano ha tenuto banco la saga TIM, il cui titolo è salito dell’1,43% dopo una seduta altalenante in seguito alla sfiducia del cda all’ad Amos Genish. È stata convocata una nuova riunione del consiglio di amministrazione per il giorno 18 novembre al fine di provvedere alla nomina di un nuovo amministratore delegato. Nei mesi scorsi tra i nomi che erano circolati, potenzialmente graditi al fondo Elliott, spiccavano quelli di Luigi Gubitosi, già all’interno del board di Tim, oppure Alfredo Altavilla.
Tra gli altri titoli seduta difficile per il settore oil (oltre -3% per Tenaris e Saipem, -2% Eni) a seguito del nuovo tonfo del petrolio (WTI sceso fino a -5% sotto quota 57$).