Piazza Affari flat in avvio, in linea con le borse europee
Apertura prudente per le borse europee e per Piazza Affari, con il Ftse Mib sostanzialmente invariato (+0,04%) a 24.632 punti. Tra i titoli in evidenza Saipem (+3,2%), Telecom Italia (+1,4%) e Moncler (+1,3%) mentre arretra Amplifon (-1%).
Variazioni contenute anche per gli altri indici del Vecchio Continente, nel giorno dell’entrata in vigore dell’embargo Ue alle importazioni via mare di petrolio russo. Stando alle stime della Commissione, circa il 94% del greggio di Mosca destinato all’Europa sarà bloccato. Il 5 febbraio sarà poi la volta dei prodotti petroliferi raffinati. Oggi, inoltre diventa effettivo il tetto ai prezzi del greggio (price cap) concordato con Ue, G7 e Australia, fissato a 60 dollari al barile.
Dall’agenda macroeconomica sono in programma gli indici Pmi servizi e composito dell’Eurozona, gli ordini di fabbrica e di beni durevoli statunitensi e l’indice Ism dei servizi. Nel frattempo, il settore terziario cinese ha registrato una brusca frenata a novembre, a causa delle restrizioni imposte dalle autorità per arginare i focolai di Covid. L’indice Pmi servizi Caixin è sceso il mese scorso a 46,7 da 48,4 di ottobre, deludendo le attese.
Nel frattempo, il governo cinese ha allentato i requisiti per i test nelle maggiori città della Cina, sostenendo la mattinata delle piazze asiatiche, malgrado il rafforzamento dello yen che ha parzialmente frenato Tokyo.
L’ottimismo per la riapertura della Cina sostiene il petrolio (wti +0,8% a 80,7 dollari al barile) nonostante la decisione dell’Opec+ di mantenere invariata la produzione.
Deboli i futures di Wall Street dopo la chiusura poco mossa di venerdì, in scia al job report che ha evidenziato non farm payrolls sopra le stime e un incremento dei salari. Dati che alimentano le aspettative di una Fed ancora restrittiva a lungo, ma non dovrebbero modificare l’entità del rialzo dei tassi di dicembre, previsto pari a 50 punti base.