Piazza Affari frenata dai dividendi, Ftse Mib a -0,8%
Chiusura in ordine sparso per le borse europee, con Piazza Affari influenzata dallo stacco dei dividendi di 19 big cap. Le cedole hanno appesantito il Ftse Mib, che perde lo 0,8% archiviando le contrattazioni a 27.310 punti.
In rialzo Mps (+3,9%), Moncler (+2,3%), Banco Bpm (+1,9%) e Inwit (+1,8%), mentre perdono terreno Cnh (-1,4%), Iveco (-1,1%), Italgas (-1%) e Prysmian (-0,8%).
Prudente Wall Street, in attesa del nuovo incontro fra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il leader repubblicano della Camera McCarthy. Gli operatori sperano nel raggiungimento a breve di un accordo sul tetto del debito, a meno di due settimane dalla data X che significherebbe default.
Giornata povera di appuntamenti macro di rilievo, eccetto il dato sulla fiducia dei consumatori dell’eurozona, rimasto quasi invariato a -17,4 punti.
Focus sulle dichiarazioni di alcuni esponenti delle banche centrali; negli Usa Bullard sostiene altri due rialzi dei tassi e Kashkari chiarisce che una pausa a giugno non significherebbe necessariamente il termine del ciclo. In Europa, Villeroy ha affermato che il picco verrà raggiunto nell’arco delle prossime tre riunioni.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia leggermente a 185 bp con il rendimento del decennale italiano in rialzo al 4,30%, dopo che venerdì Moody’s ha rinviato l’aggiornamento del rating sovrano dell’Italia (attualmente Baa3 con outlook negativo).
Sul Forex, l’euro/dollaro si stabilizza a 1,08 mentre fra le materie prime il petrolio (Brent) rimane poco sopra i 76 dollari al barile.
Nei prossimi giorni, riflettori puntati sul deflatore core Pce, l’indicatore dell’inflazione preferito della Fed, oltre agli indici Pmi preliminari di maggio e i prezzi al consumo del Regno Unito. Da monitorare anche i verbali della banca centrale americana.