Piazza Affari in ascesa nel Bce Day: exploit di STM, deraglia a -11% Saipem
Giovedì ricco di spunti sui mercati con la Bce che ha confermato la propria politica monetaria rinviando a dicembre ogni discussione relativa al QE pandemico. Il PEPP a detta degli analisti sarà gradualmente ridotto a partire da gennaio 2022 e portato a termine a marzo. Dal fronte macro parziale delusione dal PIL statunitense, cresciuto a un tasso annualizzato del 2% nel terzo trimestre del 2021, in forte decelerazione dalla crescita del 6,7% registrata nel secondo trimestre. Le stime di consensus erano per un rallentamento meno marcato a +2,7%.
Il Ftse Mib a fine giornata fa registrare un rialzo a quota 26.890 punti (+0,31%). A Milano tengono banco le trimestrali. Sugli scudi STM, che fa segnare subito un +6,4% che ha proiettato il titolo oltre i 41 euro, sui massimi a oltre 20 anni, spinto dalle ottime notizie emerse dai dati del terzo trimestre (+19% dei ricavi e 474 milioni$ per l’utile netto) con revisione al rialzo della guidance.
Bene anche Unicredit (+0,58% a 11,492 euro) anch’essa protagonista di una trimestrale oltre le attese e revisione al rialzo della guidance. Male invece Saipem, crollata in borsa del 10,98% a 1,94 euro complice il deludente l’Ebitda adjusted, negativo per 25 milioni, in deciso peggioramento rispetto ai +136 milioni dell’anno prima. In forte calo anche Telecom Italia (-5,67% a 0,3175 euro), dopo i dati trimestrali che hanno evidenziato ricavi su base organica e margine operativo lordo in contrazione e revisione al ribasso della guidance.
Tra gli altri titoli spicca il +4,2% di Diasorin e il +3,3% di Amplifon. Oltre +2% per Exor e Ferrari.