Piazza Affari in calo con l’Europa, ritraccia il petrolio
Seduta debole per le borse del Vecchio Continente. A Piazza Affari il Ftse Mib termina in calo dello 0,24% a 33.733 punti, frenato soprattutto dai titoli petroliferi. Vendite in particolare su Saipem (-2,5%), Eni (-2,1%) e Tenaris (-2%). In controtendenza Italgas (+3,3%) all’indomani del nuovo piano strategico 2024-2030, insieme a Mps (+2,4%) e Diasorin (+1,8%).
L’assenza di nuovi stimoli dalla Cina, che ha frenato inizialmente il settore dei beni di lusso, ha pesato anche sul comparto oil & gas, in scia ai timori per la domanda del Paese che importa più petrolio al mondo.
L’attenzione resta focalizzata prevalentemente sugli eventi dei prossimi giorni, con l’inflazione Usa in calendario giovedì e le trimestrali delle grandi banche americane a partire da venerdì.
Intanto, si aspetta ancora la risposta di Israele agli attacchi dell’Iran della scorsa settimana, che potrebbe acuire le tensioni geopolitiche in Medio Oriente.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si contrae a 130 punti base, con il decennale italiano al 3,55% e il benchmark tedesco al 2,25%.
Fra le materie prime, il petrolio Brent crolla del 4% a 77,2 dollari al barile, mentre l’oro scivola a 2.606 dollari l’oncia. Sul Forex, cambio euro/dollaro in calo a 1,096 e dollaro/yen poco mosso a 148,3.