Piazza Affari in calo, Stm soffre sell-off sui tecnologici Usa. Tim corre, Enel prova a rimbalzare
Prevalgono le vendite a Piazza Affari, così come sugli altri mercati europei, in scia ai ribassi di Wall Street e dei listini asiatici di fronte al nuovo balzo dei tassi sui Treasuries Usa che sta favorendo un movimento di rotazione settoriale. I tassi sui Treasuries decennali Usa sono saliti all’1,4774%, a un livello comunque inferiore rispetto a quello oltre l’1,6% testato la settimana scorsa, durante il ‘flash move’, come è stato definito dagli operatori di mercato. Penalizzati ancora una volta i titoli hi-tech, maggiormente condizionati in senso negativo dalla prospettiva di un aumento dei tassi e tra quelli considerati più sopravvalutati dopo il boom del 2020. Ieri il Nasdaq Composite è scivolato del 2,7%, zavorrato soprattutto dai titoli delle Big Tech come Apple, Amazon, Microsoft e Alphabet.
Movimenti che alimentano il nervosismo tra gli investitori e fanno scivolare in secondo piano le notizie dal fronte sanitario, che vede progressi sulla campagna vaccinale e un allentamento delle misure restrittive negli Stati Uniti e Germania. In questo quadro, sale l’attesa per il discorso che sarà proferito oggi dal numero uno della Fed, Jerome Powell. La seduta sarà animata anche dalle vendite al dettaglio della zona euro e le nuove richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione e gli ordini industriali negli Stati Uniti. In agenda anche la riunione dell’Opec+ che dovrà decidere sui livelli di produzione ad aprile.
In questo quadro, l’indice Ftse Mib segna un ribasso dello 0,4% sotto la soglia psicologica dei 23.000 punti a 22.948 punti. Sul fondo del listino scivola Stmicroelectronics con una flessione di oltre il 2% scambiando a 29,74 euro, di riflesso alla caduta del Nasdaq a Wall Street e alla pressione sui big tecnologici. Male anche Atlantia che la segue con un -1,1%.
Sul fronte opposto invece sale Telecom Italia che conquista la vetta del Ftse Mib con un +2% a 0,4 euro. In vista dell’assemblea degli azionisti convocata per il prossimo 31 marzo per deliberare, fra l’altro, sulla nomina del cda e del collegio sindacale della società, sono state depositate ieri da un gruppo di gestori le due liste di candidati. La prima lista presentata per il consiglio di amministrazione comprende i nominativi di Maurizio Carli, Paola Sapienza, Federico Ferro Luzzi, Paola Camagni e Paolo Boccardelli, direttore della Luiss Business School. Per la nomina del collegio sindacale la lista presentata comprende, come sindaci effettivi, Francesco Fallacara, Anna Doro e Francesco Vella, mentre come sindaci supplenti Paolo Prandi e Laura Fiordelisi.
Prova a reagire Enel, in rialzo dell’1,7% dopo che ieri ha lasciato sul parterre oltre il 2% scivolando ai minimi a quattro mesi. Enel come le altre utility sono molto sensibili all’aumento dei rendimenti sull’obbligazionario. La seguono Snam (+0,9%) e Italgas (+1,3%). Quest’ultima ha vinto la gara per la gestione del servizio di distribuzione del gas naturale, per i prossimi 12 anni, nell’Ambito territoriale “Torino 1”, che comprende il capoluogo e i comuni di Moncalieri, Grugliasco, Rivoli, Rivalta di Torino e Nichelino.
Fuori dal listino principale, si mette in evidenza Energica Motor. Il titolo della big italiana delle moto elettriche che è stato fermato in asta di volatilità con un rialzo di oltre il 12 per cento. Questa mattina Energica ha annunciato un accordo di investimento con Ideanomics, società di diritto americano quotata sul Nasdaq, per la sottoscrizione di quasi 11 milioni di euro pari al 64,17% dell’aumento di capitale. L’investitore verrà a detenere una partecipazione pari a minimo il 20% del capitale sociale della società. Il prezzo di sottoscrizione è stato determinato in 1,78 euro per azione.