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Piazza Affari in rialzo (+0,8%), bene Intesa e Poste dopo i conti

30 Luglio 2024 17:36

Le borse del Vecchio Continente chiudono perlopiù in territorio positivo una seduta costellata di dati macroeconomici. A Piazza Affari, il Ftse Mib archivia gli scambi in rialzo dello 0,8% a 33.908 punti, con Banca Popolare di Sondrio in vetta (+4,5%).

Acquisti su Intesa Sanpaolo (+3,5%) e Poste Italiane (+4,15%) dopo i rispettivi risultati. La banca ha chiuso il secondo trimestre con risultati superiori alle attese e ha alzato la guidance sugli utili a oltre 8,5 milioni nel 2024 e nel 2025. Poste ha registrato invece un utile netto di oltre 1 miliardo nel primo semestre.

In calo Recordati (-6,8%), Diasorin (-5,8%), Campari (-2,8%) e Amplifon (-2,7%).

Sul fronte macro, il Pil dell’eurozona ha registrato una crescita dello 0,3%, superiore alle attese, grazie alle performance sopra le aspettative di Francia (+0,3%) e Spagna (+0,8%). In linea con le stime il Pil dell’Italia (+0,2%).

Deludono invece i dati su crescita e inflazione della Germania. Il Pil subisce una contrazione dello 0,1% mentre i prezzi al consumo accelerano al 2,6% su base annua armonizzata.

In calendario domani i dati sull’inflazione dell’eurozona, da monitorare in ottica Bce, mentre stasera i riflettori sono puntati sui risultati di Microsoft.

Domani il focus si sposterà sulle decisioni della Bank of Japan e della Federal Reserve, il giorno dopo toccherà alla Bank of England. In arrivo anche le trimestrali di Apple e Amazon, mentre venerdì verranno diffusi i dati sul mercato del lavoro statunitense.

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund è poco mosso a 135 punti base, con il decennale italiano al 3,69% e il benchmark tedesco al 2,34%.

Tra le materie prime, il petrolio Brent scende ancora a 78 dollari al barile, sui minimi da inizio giugno, in vista del meeting dell’Opec+ del 3 agosto.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si indebolisce a 1,08 mentre il dollaro/yen cala a 154 con la valuta nipponica prossima a registrare la sua migliore performance mensile rispetto al dollaro di quest’anno.