News Finanza Indici e quotazioni Piazza affari in rosso in attesa di S&P’s, balzo di CNH dopo i conti

Piazza affari in rosso in attesa di S&P’s, balzo di CNH dopo i conti

Pubblicato 27 Aprile 2018 Aggiornato 30 Maggio 2022 14:27

Milano si muove in controtendenza rispetto all’azionario europeo e chiude la settimana con il segno meno. Questo nonostante le indicazioni positive arrivate dall’asta con cui questa mattina il Ministero dell’Economia ha collocato titoli a medio lungo termine per 9,25 miliardi di euro. Il Btp a 5 anni, allocato per 2,75 miliardi, ha segnato un rendimento dello 0,56%, 12 punti base rispetto all’asta precedente, mentre nel caso del decennale, messo sul mercato per 3 miliardi, il dato si è attestato all’1,7%, -0,14%. Sono stati inoltre collocati CCTeu al 2025 allo 0,23%, -0,13% sull’asta precedente. Il differenziale di rendimento con i titoli tedeschi segna un lieve aumento a 116,7 punti mentre l’eurodollaro passa di mano a 1,21. Tra le commodity, greggio stabile a 73,9 $/barile.

Sul listino milanese, dove il Ftse Mib ha chiuso a 23.927,61 punti (-0,47%), -0,07% per Eni nel giorno della trimestrale, archiviata con una crescita dell’utile netto “adjusted” da 744 a 978 milioni, e -0,85% di Tenaris, nonostante risultati migliori del previsto. Nel comparto delle utilities, debole Enel (-0,19%) dopo aver nuovamente rivisto al rialzo l’offerta per l’operatore brasiliano Eletropaulo.

Realizzi su FCA (-2,81%) il day-after i numeri dei primi tre mesi, sopra la parità Ferrari (+0,30%) e +3,62% di CNH. Il gruppo ha annunciato di avere archiviato i primi tre mesi del 2018 con ricavi consolidati di 6,77 miliardi di dollari, +17% rispetto al primo trimestre del 2017, mentre i ricavi di vendita netti delle attività Industriali sono stati 6,3 miliardi (+19% a/a).

L’utile netto è balzato a quota 202 milioni di dollari, dai 46 milioni registrati nell’analogo periodo nel 2017, con il risultato netto adjusted salito a 204 milioni. Risultati migliori delle attese del mercato: secondo le stime del consensus Bloomberg i ricavi erano visti a 5,97 miliardi e l’utile netto rettificato a 141,3 milioni. Inoltre, la società ha deciso di rivedere al rialzo le prospettive per il 2018.

-0,54% di Luxottica in attesa dell’aggiornamento dei dati sull’andamento delle vendite mentre nel comparto bancario lettera su UniCredit (-1,51%), Intesa Sanpaolo (-0,63%), Banco Bpm (-1,34%) e Mediobanca (-0,88%).

Particolarmente ricca di dati l’agenda macro. Per quanto riguarda Eurolandia, indicazioni contrastanti sono arrivate dal Pil di Francia (+0,3% t/t) e Spagna (+0,7%) mentre il totale dei disoccupati in Germania è sceso meno del previsto (-7 mila unità). Peggio delle stime anche la crescita britannica, allo 0,1% trimestrale nei primi tre mesi, mentre ha stupito in positivo, nonostante un rallentamento, il dato statunitense (+2,3% trimestrale annualizzato).

In serata, a mercati chiusi, grande attesa per il giudizio di Standard&Poor’s sul merito di credito del nostro Paese. A fine ottobre l’agenzia ha promosso di un gradino la valutazione da “BBB-“ a “BBB-“, assegnando un outlook stabile.