Piazza Affari interrompe striscia nera, bene Eni e Saipem
Piazza Affari ritrova il segno più dopo una lunga astinenza. L’indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dello 0,36% a 19.874 punti sotto la spinta dell’andamento positivo di Wall Street e del rimbalzo del petrolio. L’indice guida di Piazza Affari, fresco del compimento del 10° anno di vita, era reduce da ben 5 sedute consecutive in rosso con il mese di maggio che si è chiuso con un saldo decisamente negativo (-9,5%).
Bene i titoli del comparto oil sostenuti dal rally del petrolio. Eni, secondo maggior titolo del listino milanese, ha segnato un progresso dell’1,77%. Meglio ha fatto Saipem (+2,27%) che è tornata a ridosso dei 4 euro. A dare slancio al titolo è stato anche il giudizio positivo da parte di MainFirst che ha espresso un rating “outperform” con target di prezzo a 5,90 euro per azione. Gli analisti di MainFirst elencano tre motivi per cui entrare su Saipem a questi prezzi è interessante. Il primo è il rafforzamento del profilo di rischio dell’azienda grazie alla risoluzione delle dispute in Algeria e su South Stream; poi c’è la fase di crescita solida degli utili e infine una valutazione attrattiva rispetto alle aziende comparabili e ai livelli storici del titolo.
Segno meno anche oggi invece per le banche nonostante la discesa dello spread fino a 277 pb dai 290 di inizio giornata. Male Banco Bpm scesa dell’1,55%, mentre Intesa Sanpaolo (-0,42%) e Unicredit (-051%) hanno limitato i cali. Intanto si torna a parlare di M&A. L’ad di Banco BPM, Giuseppe Castagna, ha detto che il tema del consolidamento sarà un capitolo del piano industriale di Banco Bpm, atteso in autunno. “Penso di sì, è inevitabile. Ci vuole però una situazione macro e politica più chiara, per capire in che direzione sta andando il Paese”, ha detto Castagna in una intervista ad “Affari & Finanza” di Repubblica.