Piazza Affari limita danni in attesa di giudizio S&P, bene Eni
Vendite a Piazza Affari nell’ultima seduta dell’ottava. Con i riflettori puntati su S&P che stasera si esprimerà sull’Italia con il rischio di un nuovo downgrade dopo quello di 7 giorni fa apportato da Moody’s, a tenere banco sono state le nuove esternazioni del governo con Di Maio che ha attaccato Draghi (“Siamo in un momento in cui bisogna tifare Italia e mi meraviglio che un italiano si metta in questo modo ad avvelenare il clima ulteriormente”), mentre Confindustria ha palesato una certa contrarietà con l’azione del governo che “non può fregarsene dello spread”.
In chiusura il Ftse Mib ha perso lo 0,7% a quota 18.683 punti complice la negatività generale del mercato con anche lo S&P 500 che con il calo di circa il 2% odierno si è spinto in territorio correzione (oltre -10% dai massimi storici). L’umore del mercato è stato deteriorato dai riscontri sotto le attese arrivati da Google e soprattutto Amazon, mentre a nulla è valsa la lettura oltre le attese del Pil Usa (+3,5% annualizzato).
Tra i singoli titoli spiccano i cali marcati del settore auto: -1,55% Brembo e -1,17% FCA. Male anche il settore bancario. UBI (-2,43) e Banco BPM (-1,93%) insieme a Bper sarebbero tra le possibili indiziate su cui il governo starebbe ragionando per una fusione con MPS.
Tra i pochi titoli a salvarsi è stata Eni (+1,07%) che ha accolto bene i riscontri trimestrali con utile adj ed ebit che sono andati oltre le attese.