Piazza Affari male oggi con Ferrari e Stm KO, tiene ENI
Martedì difficile per Piazza Affari che si allinea al cattivo umore di tutte le principali Borse. L’indice Ftse Mib ha chiuso a -0,74% a 27.483 punti. Oltreoceano gli investitori hanno accolto con freddezza i numeri trimestrali di Goldman Sachs, con il titolo arrivato a cedere l’8%. A tenere banco oggi anche il nuovo sussulto dei prezzi del petrolio, con Brent ai top dal 2014 e un nuovo rialzo dei rendimenti con il tasso a due anni dei Treasury Usa salito per la prima volta dal 2020 sopra l’1%. Sul fronte banche centrali, stanotte la Bank of Japan ha confermato i tassi negativi, alzando le sue prospettive di inflazione per la prima volta dal 2014.
Tra le big di Piazza Affari vendite su Enel (-0,76% a 6,81 euro) in attesa delle decisioni del governo sul fronte tassazione degli extraprofitti delle società energetiche per finanziare le misure contro il caro bollette. Male anche Ferrari (-2,11%) e STM (-2,2%) con quest’ultima che paga la debole intonazione di tutto il settore tech. In tenuta Stellantis (-0,24%) che ieri ha aggiornato i top storici.
Tra le banche giornata no per Banco BPM (-1,53%), mentre è salita Unicredit (+0,53%) che ha annunciato l’acquisto dal 10 al 14 gennaio di ulteriori 8.356.038 azioni proprie nell’ambito del piano di buyback. La banca guidata da Andrea Orcel ha annunciato poi la cessione di 222 mln crediti deteriorati a veicolo gruppo Kruk (Daniela La Cava)
Bene invece i titoli oil in scia al rialzo del petrolio. Relativamente a ENI (+0,44% a 13,27 euro) si guarda anche alle ultime indiscrezioni stampa parlano del fondo d’investimento statunitense Sixth Street Partners come il principale contendente per Enipower, di cui il gruppo del Cane a sei zampe intende cedere fino a una quota del 49%.