Piazza Affari migliore in Europa con trimestrali in primo piano: bene UniCredit, sprint per Mps e Carige
Piazza Affari chiude in rialzo una seduta scandita ancora una volta dalla stagione degli utili e dall’attesa per la pubblicazione domani dei dati sul mercato del lavoro americano. Grazie anche al supporto arrivato in apertura da Wall Street, a Milano l’indice Ftse Mib ha mandato in archivio la seduta con una crescita dello 0,69% a quota 25.665,55 punti (miglior Piazza finanziaria in Europa).
A indossare la maglia di miglior titolo del listino Ferrari che ha guadagnato oltre il 3%, dopo alcune sedute di cali. Come detto a Piazza Affari domina la stagione delle trimestrali, ma si guarda anche alle banche con l’affaire Mps-Unicredit. Il titolo del gruppo di Piazza Gae Aulenti ha chiuso a +2,54%, tra i migliori titoli del Ftse Mib, dopo avere incassato l’upgrade di Intesa Sanpaolo che ha promosso il titolo del gruppo bancario da add a buy, con prezzo obiettivo che sale da 10,7 a 12 euro.
All’indomani dell’attesa audizione del ministro dell’Economia, Daniele Franco, alla Commissione finanza di Camera e Senato in merito alle discussioni in corso tra il Mef e UniCredit e il gruppo senese, per il suo futuro la stessa Mps (+4,85%) vede la soluzione Unicredit come quella più fattibile. Ma nel caso in cui non si realizzasse nel breve/medio termine, il piano prevede il rafforzamento patrimoniale di 2,5 miliardi di euro che con molta probabilità potrebbe slittare dal terzo trimestre 2021 al primo semestre 2022.
Giornata di conti anche per Bper (+0,12%) che ha riportato risultati migliori delle attese e ha anticipato che il nuovo piano industriale traccerà la strategia per una nuova fase di crescita. Altra banca sotto i riflettori Banca Carige che ha terminato la giornata con uno sprint a +12,78% trainato dai conti semestrali. Nel dettaglio, Carige ha archiviato il primo semestre 2021 con una perdita quasi dimezzata e pari a 49,9 milioni di euro rispetto al rosso di 97,8 milioni registrati nei primi 5 mesi del 2020 (periodo gestione ordinaria febbraio-giugno).
Tra i peggiori titoli del listino Nexi (-1,64%), ma anche Tenaris che ha mostrato ribassi più contenuti e pari allo 0,35% nonostante la positiva trimestrale. Nel secondo trimestre il gruppo dei tubi per l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas ha evidenziato ricavi pari a 1,53 miliardi di dollari, in aumento del 23% rispetto al corrispondente periodo del 2020 e in rialzo del 29% rispetto ai primi tre mesi dell’anno.