Piazza Affari mostra cautela. Si delinea futuro Borsa Italiana, trattativa esclusiva con Euronext e CDP
L’ultima seduta della settimana parte in moderato calo per Piazza Affari. A Milano, l’indice Ftse Mib cede in questo momento solo lo 0,06% a 19.726 punti in una giornata caratterizzata in generale da una certa prudenza per i mercati. In particolare, gli investitori mostrano qualche dubbio sulla ripresa economica, dopo i discorsi delle banche centrali. Non solo, permangono anche i timori sull’evoluzione della pandemia di coronavirus che ha toccato più di 30 milioni di persone nel mondo, secondo i calcoli di Reuters.
Ed è arrivata poco prima dell’avvio delle contrattazioni anche la notizia che Euronext e CDP Equity hanno confermano di avere avviato negoziazioni in esclusiva con il London Stock Exchange Group (LSEG) per l’acquisizione del gruppo Borsa Italiana, insieme a Intesa Sanpaolo. “Non può esserci alcuna certezza che l’operazione venga portata a termine”, si legge nella nota ufficiale delle due società.
L’aggregazione proposta tra Borsa Italiana ed Euronext creerebbe un operatore leader nei mercati dei capitali dell’Europa continentale. Questo progetto di trasformazione posizionerebbe il nuovo gruppo per realizzare l’ambizione di proseguire nella creazione dell’infrastruttura dell’Unione dei mercati dei capitali in Europa, sostenendo al contempo le economie locali.
Tornando alle performance dei singoli titoli, tra le migliori del listino DiaSorin che avanza di circa il 2,65%, seguita da STM e Nexi che salgono di oltre un punto percentuale. Si contendono la maglia di peggiore del listino milanese Atlantia e Leonardo che lasciano sul terreno oltre l’1%. Debole anche Pirelli che cede l’1,32%.
Da seguire anche il titolo Fca (-0,63%). In seguito alla modifica dell’accordo di fusione, il gruppo guidato da Mike Manley e Peugeot annunciano che gli azionisti Exor, EFP/FFP, Bpifrance e DFG hanno concordato di essere soggetti a un lock-up, ovvero una clausola di inaccessibilità, delle proprie azioni in Faurecia per un periodo di sei mesi. Questa clausola prenderà effetto dal completamento della distribuzione della partecipazione del 46% di Groupe PSA in Faurecia a tutti gli azionisti di Stellantis, il nuovo gruppo che nascerà dalla fusione delle due case automobilistiche.
Sotto la lente anche il comparto bancario tricolore dopo che i cda di CaixaBank e di Bankia, entrambe banche spagnole di cui l’ultima controllata da Madrid, hanno approvato il piano di fusione, che darà vita alla banca più grande della Spagna. La notizia potrebbe alimentare la speculazione su prossime operazioni di M&A.