News Finanza Notizie Italia Piazza Affari nervosa in avvio, stop al ribasso per Tenaris e Pirelli

Piazza Affari nervosa in avvio, stop al ribasso per Tenaris e Pirelli

6 Agosto 2020 09:13

Piazza Affari prende fiato dopo il rally delle prime tre giornate di agosto. Il Ftse Mib così come le altre Borse europee si muove in calo in avvio segnando -0,18% a quota 19.704 punti dopo essere arrivata a cedere lo 0,7% nei primissimi minuti. Sui mercati torna a prevalere la prudenza di fronte all’incertezza sul nuovo piano di rilancio degli stati Uniti. Dopo giorni di negoziati al Congresso, Democratici e Repubblicani ancora non hanno trovato una intesa sulle misure da inserire, con disaccordi che persistono soprattutto su alcuni punti chiave, come l’indennità di disoccupazione.

A Piazza Affari tiene banco la stagione delle trimestrali. Unicredit (+0,5%) ha tolto i veli dai conti del secondo trimestre che evidenziano un utile in calo del 77% ma migliore delle attese di consensus. La banca ha reso noto che intende ripristinare la politica di distribuzione del capitale prevista in Team 23 a partire dal 2021, distribuendo agli azionisti il 50% dell’utile netto sottostante ripartito tra un obiettivo di dividendo in contanti pari al 30 per cento dell’utile netto sottostante e riacquisti di azioni proprie per il 20 per cento.

Tenaris, sospesa a -3,43%, paga la trimestrale in rosso e peggiore delle attese. Nel secondo trimestre il risultato netto è negativo per 50 milioni di dollari, in calo del 121% rispetto all’utile da 240 milioni del corrispondente periodo del 2019. Gli analisti avevano stimato una perdita di 47,5 milioni.

Stop al ribasso anche per Pirelli a -5,77%. Il gruppo degli pneumatici ha terminato la prima metà del 2020 con ricavi per 1,82 miliardi di euro, in calo del 31,6%. L’EBIT adjusted è scivolato a 66,7 milioni di euro (-84,8%), mentre il risultato netto del semestre è in perdita per 101,7 milioni di euro,rispetto all’utile di 307 milioni di un ano prima.

Tagliata la guidance 2020. I ricavi sono visti tra 4,15 e 4,25 miliardi di euro (dai 4,3-4,4 miliardi precedentemente indicati) e il margine Ebit adjusted è stimato fra circa 12% e circa 13% (circa 14% e circa 15% la precedente stima).