Piazza Affari non crede nel rimbalzo: Ftse Mib scivola sotto 27mila punti, debole Intesa post conti e piano
Prevale la prudenza a Piazza Affari che dopo un avvio positivo riduce i rialzi e finisce in territorio negativo, proseguendo la strada dei cali vista ieri nel giorno della riunione della Bce e della Boe (ieri il Ftse Mib ha chiuso gli scambi a ha lasciato sul parterre l’1,09% finendo a 27.088,96 punti). In questo momento il listino principale di Piazza Affari mostra un ribasso dello 0,24% a 26.998,44 punti. Si respira un clima di cautela sui mercati, dopo che la Bce ha deciso almeno per il momento di non seguire la strada dei rialzi dei tassi intrapresa da altre banche centrali, come la BoE. Nel corso della conferenza stampa, la presidente della Bce ha detto che valuterà la necessità di alzare o meno i tassi dell’Eurozona a marzo. Intanto si attendono anche i riscontri odierni in arrivo nel pomeriggio italiano dal mercato del lavoro Usa per il mese di gennaio.
Anche oggi tra i titoli del paniere principale, spiccano le performance dei finanziari con FinecoBank (+1,8%) in vetta al listino, bene anche Banco Bpm (+1,37%). Quest’ultima ha annunciato di avere ricevuto da parte della Bce la notifica della decisione prudenziale (‘SREP decision’), contenente gli esiti del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process– ‘SREP’). Tra le big del settore Intesa Sanpaolo (-0,75%) scivola invece in negativo, dopo un avvio positivo di giornata, nel giorno della pubblicazione dei conti e del nuovo piano. Per la banca guidata da Messina il 2021 è stato chiuso con un utile netto pari a 4,185 miliardi di euro, rispetto a 3,277 miliardi del 2020, in crescita del 19,4% rispetto a 3.505 milioni se si escludono le componenti relative all’acquisizione di UBI Banca e l’impatto contabile del connesso impairment del goodwill. Il nuovo piano d’impresa 2022-2025 del gruppo Intesa Sanpaolo mira, invece, a creare oltre 520 miliardi di euro di valore per tutti gli stakeholder. Sono previsti per gli azionisti oltre 22 miliardi di euro per il 2021-2025 da dividendi cash con payout ratio al 70% in ciascun anno del piano e buyback di 3,4 miliardi nel 2022.
Guardando al resto del listino, Eni avanza di oltre un punto percentuale. Il Cane a sei zampe e HitecVision hanno deciso di lanciare un’offerta pubblica iniziale di azioni di Vår Energi, con il debutto previsto sulla Borsa di Oslo il 16 febbraio 2022.
Nelle retrovie del Ftse Mib giù Poste Italiane che cede circa il 3,4%, ma anche Saipem che lascia sul terreno oltre il 2%. Male anche la galassia della famiglia Agnelli con Stellantis che perde circa il 2,2% e Cnh che segna -1,84%.