Piazza Affari, ottava finisce in rosso dopo dati lavoro Usa: giù i finanziari, controcorrente Leonardo
L’ultima seduta della settimana si chiude in ribasso per Piazza Affari. Dopo un avvio positivo, Milano ha via via ridotto i guadagni ed è scivolata in rosso, chiudendo la giornata a quota 24.166 punti. Per tutta la seduta si è respirato sui mercati un clima di incertezza in vista della pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro Usa. Il listino milanese non ha trovato nemmeno sponda dall’avvio di Wall Street che ha iniziato la giornata in calo, con gli investitori che stanno digerendo proprio le indicazioni sui dati occupazionali Usa per il mese di maggio e le future mosse della Fed in termini di tassi.
Nel dettaglio, la crescita dell’occupazione negli Stati Uniti ha rallentato a maggio ma è restata robusta. Stando ai dati pubblicati dal Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti, a maggio sono stati creati 390.000 nuovi posti di lavoro contro i 436.000 di aprile (dato rivisto dal precedente +428mila). Il dato è superiore alle attese degli analisti che avevano previsto un ritmo di crescita più basso, pari a +318mila.
Tornando alle storie di Piazza Affari, tra i singoli titoli del Ftse Mib, si è mosso controcorrente Leonardo (+1,96%). A tenere banco oggi le indiscrezioni riportate da Reuters, secondo le quali la tedesca Rheinmetall avrebbe inviato a Leonardo un’offerta non vincolante per il 49% di Oto Melara, società controllata da Leonardo attiva nella produzione di cannoni, torrette, carri armati e cingolati. L’operazione di acquisto è stata valutata per 190-210 milioni di euro e ci sarebbe la possibilità in futuro per Rheinmetall di comprare un ulteriore 2% o una quota superiore per diventare così azionista di maggioranza di Oto Melara.
Bene anche Eni che ha terminato gli scambi a +1,32%. Nelle retrovie il settore finanziario in presenza di ulteriore allargamento, oltre la soglia dei 200 punti base dello spread BTP-Bund. Tra i ribassi maggiori quelli di Fineco che ha perso il -4,1%, debolezza anche per Stellantis (-3,31%) e Bper Banca (-3,4%).