Piazza Affari parte cauta, ritracciano le banche. Oggi in arrivo raffica di Pmi
Primi scorci dell’ultima seduta della settimana con mercati incerti sulla direzione da prendere. Il Ftse Mib, reduce dall’oltre -1% della vigilia, cede lo 0,37% a quota 21.718 punti. Tra le big di Piazza Affari ribassi per Banco BPM (-1,17%) e Intesa (-0,93%). Giù anche Unicredit (-0,7%) reduce dal rally della vigilia con le parole di Orcel su revisione al rialzo della guidance 2023 che hanno spinto il titolo ai massimi a quasi 7 mesi. In rialzo invece Diasorin (+0,93%) che ieri era stato tra i peggiori performer.
Ieri Wall Street ha archiviato la terza sessione consecutiva negativa provocata dall’ansia di nuovi rialzi aggressivi dei tassi da parte della Fed di Jerome Powell. Su base settimanale il Dow Jones ha perso il 2,4%, mentre lo S&P 500 e il Nasdaq hanno ritracciato rispettivamente del 3% e del 3,3% dall’inizio della settimana. La mossa della Fed di aumentare i tassi, con la promessa che ne seguiranno altri, ha comportato in queste ultime sedute la prevalenza della cautela tra gli investitori sulla prospettiva di un ulteriore inasprimento della politica monetaria nel corso dell’anno. Oggi focus sui dati preliminari PMI di settembre su entrambe le sponde dell’oceano.
Sul valutario l’euro ha toccato un nuovo minimo a oltre 20 anni contro il dollaro, mentre lo yen che rimbalza a 142 rispetto al dollaro dopo il primo intervento valutario del Giappone dal 1998.
Continua la marcia rialzista dei rendimenti dei titoli di Stato: i Treasuries a due anni, quelli più sensibili alle decisioni di politica monetaria della Fed, sono volati fino al 4,163%, livello record dall’ottobre del 2007. I tassi dei Treasuries a 10 anni viaggiano oltre il 3,72%, ai valori massimi dal 2011.