Piazza Affari parte con il piede giusto insieme all’Europa, oggi alle 16 parla Powell a Jackson Hole
I listini europei aprono la seduta odierna in rialzo nel giorno in cui prende il via il simposio di Jackson Hole. Dopo pochi minuti, il Ftse Mib di Milano scambia in rialzo dello 0,7% in area 22.580 punti, mediamente in linea con il Dax di Francoforte (+0,8%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%) e il Ftse 100 di Londra (+0,5%). A sostenere il Vecchio Continente contribuisce la performance positiva di Wall Street, che ha interrotto la striscia negativa di tre sedute, mentre i listini cinesi viaggiano contrastati dopo le nuove misure del governo a sostegno dell’economia.
Il focus degli investitori è tutto rivolto al simposio annuale di Jackson Hole, che inizia oggi e terminerà sabato 27 agosto. L’audizione del presidente della Fed, Jerome Powell, è attesa domani alle ore 16:00 italiane. Oltre agli impatti sull’economia dell’Eurozona provocati dalla crisi energetica, a preoccupare gli operatori sono i timori circa probabili strette più aggressive da parte delle Banche centrali in tema di tassi di interesse, nonostante i rischi di recessione siano in aumento. Di recente Powell ha dichiarato che la Fed sta cercando di provocare una recessione aumentando il costo del denaro e che non ritiene di doverlo fare, anche se sta lottando per calmierare il rialzo dell’inflazione ai massimi da 40 anni.
In giornata verranno anche pubblicate le minute relative alla riunione di luglio della Bce, mentre dall’agenda macro sono attesi l’Ifo tedesco, il Pil annualizzato statunitense e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Usa, dopo il dato sul Pil tedesco (+0,1% t/t nel secondo trimestre).
In Europa, intanto, i prezzi del gas naturale sono saliti su nuovi massimi, intensificando una crisi energetica che minaccia l’economia dell’area dell’euro e le prospettive globali. La Germania ha approvato nuove misure per limitare i consumi e l’Italia è pronta a varare un piano di risparmio energetico.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riapre in lieve calo a 230 punti base, con il rendimento del decennale italiano sostanzialmente stabile al 3,65%, all’indomani dei messaggi positivi di Mario Draghi, secondo cui l’Italia ce la farà, qualunque governo arrivi.
Tornando a Piazza Affari, fra le big cap avanzano in avvio soprattutto Tenaris (+2,1%), Eni (+1,7%) e Interpump (+1,4%). Le peggiori sono invece Nexi e Saipem che cedono entrambe lo 0,3 per cento.