Piazza Affari parte in rosso, male utility e banche
Leggera prevalenza delle vendite in avvio di giornata a Piazza Affari. L’indice Ftse Mib segna -0,15% a quota 24.330 punti. Permangono i forti timori legati a inflazione e rischio recessione con la World Bank che ha tagliato le previsioni di crescita globale. Ieri Wall Street ha recuperato con decisione sul finale dopo le iniziali pressioni ribassiste dettate dal warning di Target su scorte e margini. Dalla Cina invece sponda al settore tech con il via libera a una serie di videogiochi.
Tra i singoli titoli di Piazza Affari cali nell’ordine dell’1% per Enel, Snam, Italgas e Moncler. In affanno oggi anche le banche (-0,74% Unicredit, -0,78% Intesa Sanpaolo) dopo che il colosso bancario svizzero Credit Suisse ha lanciato un profit warning sui risultati del secondo trimestre, annunciando di prevedere una perdita trimestrale a causa degli effetti della guerra in Ucraina e del ciclo di rialzo dei tassi.
Incora in calo TIM (-0,7%) già reduce dal -3% della vigilia in seguito alla decisione dell’Agcom di riesaminare la procedura del coinvestimento per la creazione di una rete in fibra a seguito della “decisione unilaterale di TIM di modificare la proposta di impegni di co-investimento sulle reti ad altissima capacità con la previsione di un meccanismo di indicizzazione dei prezzi, per tener conto dell’inflazione”.