News Notiziario Notizie Italia Piazza Affari: partenza poco sopra la parità, scattano gli acquisti su Fca dopo accordo con Psa

Piazza Affari: partenza poco sopra la parità, scattano gli acquisti su Fca dopo accordo con Psa

18 Dicembre 2019 09:10

Apertura timida di Piazza Affari in assenza di nuovi catalizzatori che possano spingere su nuovi massimi. L’indice Ftse Mib avanza dello 0,1% in area 23.600 punti, consolidando i guadagni della vigilia. In Italia si attende l’approvazione da parte della Camera della prossima Legge di Bilancio. Guardando al fronte politico, oggi a Taranto il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, convocherà il tavolo per la riconversione dell’area. Tra gli appuntamenti odierni si segnala il discorso di Christine Lagarde, presidente della Bce.

Gli operatori tornano a scontare il rischio di no deal Brexit, alimentato dal premier Boris Johnson, reduce da una vittoria significativa alle elezioni generali dello scorso 12 dicembre, con il partito dei Tories. Johnson potrebbe rivedere la legge sulla Brexit per escludere la possibilità di una qualsiasi estensione del periodo di transizione, oltre il dicembre del prossimo anno, accorciando i tempi per siglare un accordo commerciale con l’Unione europea. Se ciò avvenisse, infatti, il Regno Unito avrebbe solo 11 mesi di tempo, dopo la sua uscita dal blocco prevista entro il prossimo 31 gennaio 2020. Secondo alcuni analisti, il tempo potrebbe non bastare.

Tra i titoli di Piazza Affari, è Fca la capolista del Ftse Mib con un rialzo di oltre l’1%. Il gruppo italo-americane e Groupe Psa hanno firmato un Combination Agreement vincolante che prevede una fusione paritetica (50/50) dei rispettivi business per creare il 4° costruttore automobilistico al mondo in termini di volumi e il 3° in base al fatturato. L’aggregazione proposta darà vita a un gruppo leader nel settore con team, competenze, risorse e dimensioni in grado di cogliere con successo le opportunità offerte da questa nuova era della mobilità sostenibile.

Acquisti anche su Exor (+0,6%) e Hera (+0,7%). I peggiori del listino principale sono Mediobanca e Prysmian che cedono oltre mezzo punto percentuale.