Piazza Affari, peggiore in Europa: Ftse Mib ben sotto 23mila punti, ancora vendite per Tim
Venerdì da dimenticare per Piazza Affari che chiude l’ultima seduta della settimana in forte discesa, con l’indice Ftse Mib tra i peggiori d’Europa. A Milano, il listino principale milanese ha mandato in archivio la giornata con una flessione del 6,24% a quota 22.464,86 punti in una giornata dominata dalla notizia del bombardamento della più grande centrale nucleare dell’Europa, situata in Ucraina, da parte delle forze russe di Vladimir Putin.
Intanto i titoli peggiori del Ftse Mib si mette in evidenza il tonfo di Telecom Italia, che crolla di oltre il 15,5% (minimi storici, nell’ultima settimana ha perso circa -34%) all’indomani della pubblicazione dei risultati finanziari del 2021, la guidance e il nuovo piano al 2024. Ieri il titolo aveva chiuso con un calo di oltre il 13 per cento. “La guidance è stata una sorpresa molto negativa, in particolare sul 2022, ma l’impressione della call è che quanto meno sia un livello davvero molto prudente e che il ceo abbia comprato tempo per avviare il rilancio dell’azienda, impostare la separazione verticale (negoziando con le diverse controparti) e comunicare alcune opzionalità”, sottolineano da Equita che hanno confermato la raccomandazione hold su Tim ma hanno tagliato il target price da 48 a 40 centesimi. Anche gli esperti di Banca Akros hanno rimesso mano al prezzo obiettivo che è sceso da 51 a 40 centesimi.
Ancora vendite nel comparto finanziario con UniCredit e Bper Banca che hanno chiuso in flessione del 14,6% e 10,6%, mentre Unipol ha lasciato sul terreno l’8,2%.
Amplifon ha terminato gli scambi in calo del 3,7%. Sotto la lente del mercato restano i conti 2021 che hanno evidenziato ricavi e utile del IV trimestre oltre le attese di consensus. All’insomani dei risultati gli analisti di Banca Akros hanno confermato la raccomandazione ‘accumulate’, con il target price che è salito da 41,6 a 42,5 euro. “Manteniamo la nostra view positiva sull’equity story e ribadiamo la nostra raccomandazione accumulate”, indicano da Akros.
Tra i titoli che hanno limitato le perdite troviamo Inwit (-0,7%). In una nota diffusa ieri Tim ha precisato che l’offerta vincolante ricevuta dal consorzio di investitori istituzionali guidato da Ardian, in relazione all’acquisto della partecipazione indiretta in Inwit, ha per oggetto il 41% del capitale sociale della holding Daphne 3, che detiene il 30,2% del capitale sociale di Infrastrutture Wireless Italiane; il corrispettivo offerto ammonta a circa 1,3 miliardi di euro. Si rammenta che già un veicolo facente capo ad Ardian partecipa al capitale di Daphne 3 con una quota pari al 49%.